di Letizia Lipari
Si chiama “Agata”, ed è un nuovo progetto che si propone di parlare, senza tabù, di uno dei più grossi spauracchi del mondo femminile: il tumore al seno, mali tintu per antonomasia. Una patologia che affligge una donna su otto nell’arco della vita, che colpisce maggiormente le over 50, e che rappresenta la prima causa di morte oncologica per le donne.
La buona notizia è che le diagnosi sempre più precoci hanno aumentato esponenzialmente il numero delle guarigioni: oggi la diagnosi di un tumore alla mammella nel suo cosiddetto stadio 0 garantisce una sopravvivenza a cinque anni delle pazienti pari al 98%. Il dato preoccupante è invece l’aumento dell’incidenza di questa patologia anche nelle giovani. È infatti cresciuta del 29 % la percentuale dei tumori al seno in Italia nelle donne tra i 25 e i 44 anni. Proprio quella fascia insomma che, da sempre ritenuta meno a rischio, è spesso anche la meno informata sui rischi e sulle modalità di una corretta prevenzione.
Un gap che il “Progetto Agata” si propone per quanto possibile di colmare, intervenendo nelle scuole del territorio per educare le giovanissime alla prevenzione.
Il progetto nasce dall’idea che fornire informazioni alle ragazze sulla patologia e soprattutto promuovere l’auto-palpazione quale strumento principale per la sua diagnosi precoce possa essere un contributo importante per la lotta al tumore al seno.
Nel mese di marzo alcuni volontari, fra cui giovani medici specialisti o specializzandi, si recheranno pertanto nelle scuole superiori di Alcamo per incontrare le ragazze delle quinte classi. Gli incontri prevedono la testimonianza diretta di una giovane donna che ha vissuto l’esperienza inaspettata del tumore al seno; seguirà un momento di formazione sulla patologia durante la quale verranno presentate ed insegnate le tecniche di autopalpazione. Infine verrà presentata l’Associazione Amici della salute onlus, che ha finalità di sostegno ai malati oncologici e alle loro famiglie, e delle attività nell’ambito della prevenzione che essa organizza (convegni, progetti, incontri); inoltre si informeranno le ragazze sulle iniziative di prevenzione esistenti nella rete di servizi sanitari territoriali disponibili, quali screening oncologici, visite mediche gratuite, attività gratuite svolte all’interno dei consultori.
Un team energico e giovane per promuovere con forza e levità assieme un messaggio importante: se scoperto in tempo, il tumore al seno può essere sconfitto. Con un progetto che strizza un occhio alla tradizione siciliana: il suo nome, infatti, è quello di Agata, la santuzza catanese cui sarebbero stati tagliati i seni, e che per questo è considerata la protettrice delle tante donne che con coraggio combattono ogni giorno contro questo male