Dalla Primavera Alcamese alla crisi morale di Alcamo, ma il futuro…

Fundarò MassimoAbbiamo incontrato Massimo Fundarò, esponente della Sinistra alcamese, protagonista della Primavera alcamese e che ha ricoperto incarichi istituzionali ad Alcamo, per discutere della politica alcamese e sul futuro di Alcamo e della Sinistra.

E’ sotto gli occhi di tutti la crisi estrema della Sinistra. Questa continua sempre più a frazionarsi, quindi significa che è destinata a scomparire? O la nuova Sinistra che si prospetta dalla riunione romana “Cosmopolitica” salverà la Sinistra dall’estinzione?
“Cosmopolitica è la nascita di un nuovo soggetto politico di Sinistra che unirà le varie anime che la compongono. Sono stati tre giorni entusiasmanti che hanno visto la partecipazione di circa 4000 persone. Intento di questo nuovo soggetto è unire la Sinistra già esistente, attrarre i delusi della politica, chi non vota, e coloro che non si sentono rappresentati dal PD e dal M5S. Un progetto di respiro europeo, che vuole collegarsi alle esperienze di Podemos in Spagna, di Siryza in Grecia,e che vede nei leader del partito laburista inglese e del partito democratico americano, Corbin e Sanders degli esempi da seguire. Una Sinistra innovativa, ecologista, che sta dalla parte dei più deboli e di chi soffre. A Dicembre 2016 ci sarà il congresso costitutivo del nuovo partito”.

E ad Alcamo? Sembra che la Sinistra si sia defilata?
“Ad Alcamo seguiremo lo stesso percorso. Abbiamo deciso di non presentare liste di Sinistra Italiana alle amministrative nazionali perché siamo in una fase costituente e quindi, in tutta Italia, ci presenteremo con delle liste civiche e anche ad Alcamo, probabilmente, sarà così. Dobbiamo partire da battaglie concrete a favore dei cittadini, infatti per ora siamo impegnati a promuovere i comitati per il Referendum contro le trivellazioni, che si svolgerà il 17 Aprile 2016, occasione per delineare un modello economico di sviluppo sostenibile basato sulle energie rinnovabili e non più sul petrolio. In questo campo il governo Renzi ha lo sguardo rivolto al passato, è il più “fossile” degli ultimi 20 anni. E, contemporaneamente, agiremo per un nuovo piano per lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia, che non preveda gli inceneritori ma punti sulla raccolta differenziata. Città più pulite, meno tasse per i cittadini ed anche più occasioni di lavoro per i disoccupati”.

Tutti i movimenti e partiti parlano di riscossa morale ad Alcamo. Lei che ha ricoperto cariche istituzionali sia nel periodo Ferrara che Scala, cosa pensa di chi dice che è stato tutto sbagliato? Che i protagonisti di quel periodo siano il “vecchio” della Politica da mandare a casa?
“Queste cose le può dire solo chi è in malafede o non ha memoria storica, prima del 1993 Alcamo era in una palude affaristica, politica ed amministrativa. La Primavera Alcamese ha dato una scossa alla città. Per quanto mi riguarda, io, nella mia attività politica ho sempre perseguito il bene collettivo e l’interesse dei cittadini e sfido chiunque a poter affermare il contrario. Alle prossime amministrative non parteciperò in prima persona alle elezioni, è venuto il tempo di un rinnovamento radicale della classe dirigente .Darò una mano d’aiuto a chi si impegnerà per migliorare, ulteriormente, la qualità della vita della nostra città.

Dopo Ferrara si era parlato di una sua candidatura a Sindaco, invece poi è nata la candidatura di Scala, come mai?
“Io ho fatto l’assessore con Ferrara per 4 anni e sono stato uno dei protagonisti della Primavera Alcamese, ma poi ho assistito al tradimento dei suoi principi ispiratori, si è fatto rientrare dalla finestra ciò che era stata buttato fuori dalla porta. Il secondo mandato di Ferrara è stato caratterizzato dall’accordo con Norino Fratello e per questo me ne sono andato.E nelle elezioni successive, abbiamo puntato su candidati di grande umanità ed indiscussa onestà ,come Giuseppe Ingrassia e Caterina Stellino. Dopo la scomparsa di Caterina, sono subentrato a lei nella giunta Scala con l’ obiettivo di continuarne il lavoro e di realizzare il nostro comune sogno di far diventare Alcamo una città pulita ed all’avanguardia nel sistema di raccolta dei rifiuti. Siamo diventati la prima città in Sicilia per raccolta differenziata, con riconoscimenti anche nazionali.
L’esperienza con il sindaco Bonventre è durata poco, mi sono dimesso da assessore dopo meno di un anno, non c’erano le condizioni per poter continuare. E’ stata una grande delusione. Prima delle sue dimissioni, con una lettera pubblica, gli ho chiesto di andare via, per la sua completa inadeguatezza. Ho fatto autocritica, altri, invece, no. Ancora oggi il Partito Democratico non ha fatto un’analisi sincera di quello che è successo”.

Che ne pensa delle candidature per le amministrative alcamesi?
“Mi sembra che nella maggior parte dei casi si delinei un quadro di mediocrità generale, una politica autoreferenziale, molti si candidano a Sindaco, ma non si sa cosa vogliono fare per la Città. Alcamo è una città in crisi. Per una ripartenza è necessario un impegno collettivo. Non basta un candidato Sindaco valido, ma ci vuole una buona squadra, competenza e, soprattutto, un’idea nuova di città”.

Qual è la sua visione sul “nuovo” che si sta affermando in politica, anche ad Alcamo, rappresentato dal Movimento Cinque Stelle?
“ Molte delle loro battaglie sono anche le nostre. No Triv, No Muos, strategia rifiuti zero con il no netto agli inceneritori, abbiamo condotto insieme la battaglia per l’accesso libero al mare alla Tonnara di Scopello. La lotta contro le infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione e la corruzione del mondo politico siciliano. Di contro, la convinzione di essere gli unici, i migliori, i depositari esclusivi dell’onestà in politica vanifica la loro carica rinnovatrice. Non c’è possibilità di collaborazione. Questo atteggiamento isolazionista congela i loro voti e compromette la possibilità di costruire un progetto comune con chi vuole cambiare davvero la Sicilia .

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.