Crocetta e caso Funaro: “adesso presento una denuncia”

Rosario CrocettaIl governatore della Sicilia interviene sulla notizia della scoperta di un file denominato “politici da sistemare” nei computer dell’imprenditore trapanese sotto processo per confisca di beni

“Mi appresto a presentare una denuncia”. Esordisce così il governatore della Sicilia Rosario Crocetta alla notizia che il suo nome e quello di altri 48 deputati siciliani è risultato inserito in una lista di parlamentari da avvicinare per la votazione in aula di un emendamento (il periodo è quello del luglio 2014) al quale era parecchio interessato un gruppo di imprenditori siciliani. Al fianco del nome di Crocetta è risultato scritto il nome di tale Sciacca. Il file dei “politici da sistemare “ è saltato fuori da una ispezione informatica condotta dai periti Salamone e Furitano sui computer dell’imprenditore trapanese Pietro Funaro, sotto procedimento a Trapani dinanzi al Tribunale delle misure di prevenzione per una confisca di beni da 25 milioni di euro. In una delle ultime udienze, lo scorso 17 febbraio, sono stati sentiti i il perito e il coordinatore dell’attività giudiziaria, Giovanni Salamone e Luigi Furitano della Digital Italia Forensic, che hanno lavorato sui pc dell’imprenditore trovando parecchie cose clamorose, anche documenti di natura giudiziaria relativi all’imprenditore Giuseppe Grigoli, il re dei Despar, e al boss Matteo Messina Denaro. E inoltre questo file denominato “gruppo politici da sistemare”, all’interno di una mail inviata a Funaro. In questa mail si coglie il forte interesse alla presentazione in aula, al Parlamento regionale, di un determinato emendamento, che ha bisogno di deputati che lo sostengano e così nella stessa mail si legge che per ogni deputato c’è una persona incaricata di avvicinarlo. Se dalla perizia non si riesce a cogliere quale sia l’oggetto dell’emendamento, le idee chiare dimostra di averle il presidente Crocetta. “Ricordo – dice – che in quel periodo ho ricevuto una delegazione di imprenditori della quale faceva parte anche un imprenditore gelese Fortunato Sciacca, il loro interesse era rivolto ad un disegno di legge per evitare gli alti ribassi nelle gare proposto dai deputati del movimento 5 Stelle e allora discusso in commissione, presidente l’on. Trizzino. Sarei stato tanto interessato che , uno non ho seguito l’iter in commissione, perché non si trattava di un ddl del Governo, due non ho partecipato al voto in aula. Se pensavano di avvicinarmi in qualche modo si sono certamente sbagliati, e mi appresto a presentare una denuncia perché è grave se l’intento era quello di farmi partecipare in qualche modo a qualcosa di irregolare, ma ripeto non mi sono mai affatto interessato alla questione”.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.