CASTELLAMMARE DEL GOLFO. I consiglieri di “Cambiamenti” Stefano Cruciata e Vitalba Labita hanno presentato un’interrogazione “sui lavori di manutenzione necessari per alcune delle sepolture gentilizie presenti all’interno del Cimitero Comunale.”
“Premesso che il vigente “Regolamento Comunale per i servizi funebri e del cimitero” approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 33 del 22 aprile 2013, agli artt. 69 e 77 stabilisce i criteri da seguire al fine di mantenere il decoro architettonico e la stabilità strutturale delle sepolture individuali e gentilizie. Che i suddetti articoli, – scrivono i due consiglieri di opposizione – in particolare l’art. 77, obbliga il concessionario di sepoltura gentilizia e i suoi successori “ad eseguire restauri ed opere che l’Amministrazione ritiene indispensabili o anche solo opportuni per ragioni di decoro, di sicurezza o di igiene” e che “in caso di inadempienza a tali obblighi, si potrà ricorrere al potere di ordinanza” al fine di prendere provvedimenti in merito.”
“Considerato – continuano – che tale “potere di ordinanza” di cui all’art. 77 si è manifestato mediante la determinazione del Dirigente del III Settore n. 730 del 16-12-2015 diventata esecutiva in data 13/01/2016 a seguito di ordinaria pubblicazione per 15 gg. Presso l’Albo Pretorio Comunale, ma che l’avviso di accertamento e consequenziale intimazione al ripristino e manutenzione è comparso su alcune sepolture gentilizie a far data dal 14_12_2015, ossia 31 giorni prima dell’effettiva esecutività della determina stessa. Che l’avviso di accertamento del 14_12_2015 stabilisce che decorsi 60 giorni a far data dall’affissione dell’avviso medesimo senza che alcun lavoro o intervento sia stato eseguito, sarà cura dell’Amministrazione eseguire gli interventi necessari, affidando l’incarico a ditta di fiducia e addebitando i costi dell’intervento al concessionario della sepoltura gentilizia o al suo successore.”
“Interroghiamo l’Amministrazione Comunale al fine di conoscere: Se esistono agli atti depositate presso l’UTC relazioni tecniche, perizie od altro tipo di elaborati a firma di tecnico abilitato, in grado di identificare quante e quali siano le sepolture che ad oggi necessitano di interventi di manutenzione, in grado di stabilire per ciascuna sepoltura interessata i tipi di intervento necessari al fine di ripristinarne il decoro e, infine, in grado di fornire una stima preventiva della spesa necessaria al fine di realizzare gli interventi. Nel caso di sepolture poco frequentate o delle quali i concessionari o successori non risiedono nel territorio comunale, – spiegano – quali altri strumenti, oltre all’insufficiente, a parere dei sottoscritti interroganti, affissione dell’avviso di accertamento sulla sepoltura medesima, ha inteso porre in essere l’amministrazione al fine di portare a conoscenza tutti i diretti interessati dell’iniziativa portata avanti da codesta Amministrazione, riducendo al minimo il rischio da parte dei concessionari delle sepolture o loro successori di trovarsi un giorno ignari debitori nei confronti della P.A. Come intende comportarsi l’amministrazione comunale nei confronti di quelle sepolture giudicate bisognose di intervento di manutenzione delle quali però i concessionari o loro successori risultano versare in condizioni economiche disagiate e pertanto incapaci di sostenere le spese derivanti dagli interventi edilizi necessari.”