Marsala – Lo scorso venerdì una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, diretta dal Mar.A.s.ups. Antonio Pipitone, mentre perlustrava la zona del centro storico, nei pressi di Porta Nuova, ha notato un noto spacciatore marsalese mentre, con atteggiamenti sospetti, si avvicinava ad una vettura parcheggiata lungo la strada con a bordo due ragazzi. Insospettiti dalla circostanza, i militari si sono appostati per osservare più da vicino cosa stava accadendo e, una volta appurato che lo spacciatore si era affacciato all’interno della macchina dal lato passeggero, intervenivano fermando i tre.
Da una prima ispezione dei tre soggetti, tra le mani di uno di loro, Lombardino Gianpiero, 29enne marsalese, venivano rinvenute diverse dosi di marijuana confezionate con della carta stagnola. Per tale motivo i militari hanno sottoposto tutti a perquisizione personale, finalizzata alla ricerca altra sostanza stupefacente. Questa decisione non è andata giù a Lombardino che si è alterato e ha tentato più volte di divincolarsi. I militari fermi nel loro operare non hanno permesso al soggetto di divincolarsi e questo lo ha mandato su tutte le furie, tanto che ha iniziato ad inveire ad alta voce nei confronti dei Carabinieri, dimenandosi e scalciando anche contro l’autovettura dei Carabinieri, che era lì parcheggiata. Alla scena assisteva un cospicuo numero di persone accorse per via della confusione che si stava creando. La resistenza opposta dal ragazzo era tale da costringere i due operatori a richiedere alla Centrale Operativa l’invio di rinforzi. Solo con l’arrivo di un’altra pattuglia i militari sono riusciti a bloccare completamente il soggetto e lo hanno fatto salire all’interno della Gazzella non senza qualche difficoltà per via dei calci che venivano sferrati alla portiera della macchina nel tentativo di non farla chiudere. Una volta giunti in caserma il Lombardino ha continuato ad opporre resistenza ai militari, insultandoli e minacciandoli di ripercussioni future. Nella ulteriore perquisizione del soggetto è stata trovata una quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana, esattamente all’interno della giacca.
A tal punto, considerando l’enorme resistenza fisica del LOMBARDINO, nel tentativo di eludere ed impedire il controllo dei militari, anche in virtù del fatto che lo stesso non aveva avuto remore ad insultarli e minacciarli sulla pubblica via davanti a molti passati intervenuti, i Carabinieri, ultimati gli atti e gli accertamenti sul suo conto, procedevano a dichiararlo in stato di arresto per Resistenza a Pubblico Ufficiale ed a segnalarlo alla prefettura per via della sostanza stupefacente rinvenuta. Su disposizione del PM di turno della locale Procura della Repubblica, il LOMBARDINO veniva ristretto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si sarebbe tenuta l’indomani mattina.
All’esito della stessa, l’A.G. lilybetana convalidava l’operato dei militari dell’Arma, ravvedendo nel comportamento del LOMBARDINO gli estremi del reato di resistenza a P.U. senza applicare alcuna misura cautelare poiché incensurato.