“Recuperare l’orgoglio dell’alcamesità”

massimo ferrara grandeAbbiamo incontrato l’ex Sindaco di Alcamo Massimo Ferrara, esponente di spicco del Partito Democratico di Alcamo. Un tuffo nel passato per spiegare il presente.

Il centro Sinistra ad Alcamo sembra essersi sfaldato, quale sono le motivazioni?

“Il centro sinistra è in crisi perché il PD è in crisi per motivi legati ad gestione personalistica e per certi versi clientelare. Quando ero Sindaco avevo accanto socialisti e ambientalisti, Paglino e Fundarò, ma una gestione personalistica del Partito fatta da Papania ha fatto scegliere altre vie a questi. Questo è stato un punto nodale. Poi a seguire c’è stata la fuoriuscita dal Partito di Giacomo Scala e questo ha dato un colpo notevole al Partito già provato dall’esperienza Papania. Dopo questo mi è stato chiesto di farmi carico di ricostruire il Partito e sono diventato coordinatore della reggenza che gestiva il Partito dopo un altro passaggio non bello, cioé quello della segreteria Canzoneri. Quindi: Papania considerato impresentabile per le elezioni, Scala fuoriuscito e Canzoneri si dimette. Tre eventi che naturlamente hanno messo in crisi il Partito. Una cosa essenziale per risollevare il Partito è scommettere sui giovani, io sto dando molto spazio ai giovani che sono una risorsa anche per la città e non solo per il Partito”.

Ogni volta che c’è una crisi nel centro sinistra spunta il suo nome, significa che manca nel centro sinistra un’altra personalità politica che abbia la capacità di catturare consenso?

“Secondo me è una questione di metodo, io in questi mesi ho sostituito l’io, cioé una eccessiva personalizzazione della Leadership, con il noi. Una leadership che punti sull’intellighenzia collettiva più che sull’intellighenzia individuale. Le decisioni vanno prese con trasparenza e condivisione. Trasparenza assoluta e non opacità come è accaduto in passato, anche la candidatura a Sindaco di Alcamo di Bonventre è stata una scelta di Scala e Papania, quindi è il metodo non funzionale. Ribadisco è sbagliato affidarsi ad una persona sola, è un errore che sta facendo anche Renzi a livello nazionale”.

Invece con la candidatura Scala, come dicono alcuni, è stato tradito lo spirito originario della Primavera Alcamese?

“Giacomo Scala ha delle grosse capacità amministrative e io sono stato accanto a lui, tipo tutoraggio, nei primi anni del suo primo mandato, poi sono stati accentuati gli aspetti della “politica politicante”. Io sono convinto che se uno deve amministrare una città deve essere per certi versi al di sopra delle parti, invece Scala coltivava altre prospettive legandosi più a Papania che a me e questo l’ha danneggiato. Peccato perché Scala era bravo e presente”.

Che ne pensa del “nuovo” che avanza, in particolare del Movimento 5 Stelle?

“Vedo i 5 Stelle come avversario, bravi nella protesta e nel “parlare alla pancia delle persone” ma senza esperienza amministrativa e senza competenze, quindi non sono propenso a vederli alla guida del Paese. Io vedo alla guida della città un Democratico, in questo caso Enzo Cusumanto persona dinamica e preparata. Noi cerchiamo di mettere assieme l’essere corretti, onesti con l’esser competenti, tutte qualità incarnate dalla figura del nostro candidato a Sindaco, oltretutto appoggiato da alcuni assessori regionale come Cracolici, Gucciardi, Marziano e Barbagallo. La mia è una posizione dettata solo dall’amore per la Città. Io ho due appartenze una essere arcamisi fino al midollo e l’altra essere Democratico”.

Ma l’appoggio di questi politici “navigati” non può essere un limite?

“Si e no. Bisogna capire se il Sindaco avendo porte aperte alla Regione sa ben giocare la sua parte. Con Cusumano avremo le porte aperte in regione perché è un candidato per bene, è dirigente regionale, ha fatto una bella esperienza come mio assessore ed è stato segretario del PD, cioé ha un curriculum di tutto rispetto che lo qualifica come persona capace e onesta”.

La sua visione su Alcamo Bene Comune che ha sfiorato il successo nelle scorse elezioni comunali?

“ABC hanno risvegliato la coscienza degli alcamesi portatando una ventata di rinnovamento. Con loro parlerò per vedere se ci sono punti di incontro e intraprendere un discorso per il bene di Alcamo”.

La sua posizione sul Candidato a Sindaco Antonino Vallone che partecipò alla nascita Primavera Alcamese?

“Lo conosoco benissimo come un altro esponente di spicco di questo movimento Francesco Ruvolo, sono persone assolutamente rispettabili ed è giusto il loro municipalismo, ma questo va inserito in un contesto serio, come prima citavo l’aggancio che noi abbiamo con gli assessori all’agricoltura, alla sanità, alla formazione e al lavoro, che sono i punti di forza della Candidatura di Cusumano, che potrà farsi sentire anche a livello regionale”.

 

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.