ALCAMO. Con un comunicato il presidente dell’associazione Antiracket e Antiusura di Alcamo Vincenzo Lucchese ufficializza l’espulsione di Vincenzo Artale.
“Appresi i fatti di cronaca che hanno visto coinvolto ed arrestato l’imprenditore Artale Vincenzo, socio di detta Associazione antiracket, – scrivono i soci – quindi a seguito dell’operazione antimafia “Cemento del Golfo” portata avanti dalla DDA di Palermo con l’ausilio delle locali forze dell’ordine. Si comunica che nella giornata di ieri ovvero 31 Marzo 2016 avendo provveduto alla convocazione urgente del consiglio direttivo. L’Artale Vincenzo è stato espulso dall’associazione predetta. Inutile ribadire i motivi che hanno portato a tale decisione definitiva , ovvero l’arresto dello stesso insieme ad altre quattro persone nell’operazione antimafia “Cemento del Golfo”, tra queste il boss Mariano Saracino, capofamiglia della cosca di Castellammare del Golfo.”
La seduta straordinaria dell’Associazione è stata convocata dal presidente Vincenzo Lucchese. Artale è stato espulso per avere “violato e tradito le finalità dell’Associazione”.
“L’Antiracket ed antiusura di Alcamo è pronta a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario che dovrebbe riguardare l’imprenditore. L’Associazione tutta conferma la sua volontà di rilanciare la sua azione in un territorio difficile come quello dell’area del Golfo di Castellammare.
Il Presidente ha immediatamente convocato il consiglio direttivo per procedere all’espulsione formale del detto socio, che ha palesemente violato e tradito le finalità dell’Associazione, e delibererà anche la costituzione di parte civile nell’instaurando procedimento penale.
I fatti accaduti – concludono – lasciano sgomenti il consiglio direttivo ed il presidente, i quali intendono rilanciare le finalità istituzionali dell’Associazione partendo dalla rivisitazione dello statuto e predisponendo un calendario delle attività soprattutto nelle scuole, coinvolgendo i giovani.”