Vittoria cruciale per la Pallacanestro Trapani, in un derby che risulta fondamentale tanto per la classifica, quanto dal punto di vista psicologico. Al Pala Moncada, in una calda domenica di metà aprile va in scena la sfida tra i padroni di casa della Fortitudo e i granata di coach Ducarello.
L’avvio di gara è vibrante, con ritmi alti ed intensità tangibile su entrambi i lati del campo: le due squadre non rinunciano a correre e si affrontano da subito a viso aperto. Una schiacciata di Martin in contropiede rompe l’equilibrio, insieme a un canestro dalla media distanza di Evangelisti, costringendo coach Ducarello al time-out (10-5 al 5’). Agrigento dimostra di essere entrata a pieno in partita in attacco, mentre Trapani sporca lievemente le proprie percentuali. Al 9’, da segnalare il ritorno sul parquet di Claudio Tommasini, dopo oltre due mesi di assenza. E’ per merito di una fiammata di Mays e del solito Renzi, però, se i granata rimangono incollati agli avversari, quando si conclude il periodo. Alla ripresa delle operazioni, Okoye segna la tripla che vale il sorpasso esterno. E’ un momento molto positivo per i granata, che riescono con energia e ritrovata pericolosità a mettere paura all’intero Pala Moncada (21-27 al 12’). Evangelisti reagisce, ma Chessa segna da lontanissimo e consente ai suoi di tenere aperto il parziale (23-32 al 14’). Quando l’inerzia sembra pendere dal lato del quintetto di coach Ducarello, Piazza e compagni tentano la reazione d’orgoglio. Renzi segna un semigancio sinistro di enorme difficoltà, ma peso specifico ancora maggiore, così che l’equilibrio e il vantaggio continuano a favorire Trapani al suono della seconda sirena (il mortifero parziale della frazione recita 9-28). E’ facile attendersi una reazione da parte di Agrigento e, infatti, gli uomini di coach Ciani iniziano fortissimo il terzo quarto. Trapani stringe i denti e tiene botta, soprattutto per merito della propria energia, mentre gli avversari pian piano rosicchiano punto su punto. Un tecnico fischiato alla panchina granata fa avvicinare ulteriormente i padroni di casa e il parquet agrigentino diventa una vera bolgia (44-54 al 27’). Nel momento di massima difficoltà, Chessa e Mays segnano due triple di straordinaria rilevanza, consentendo a Trapani di chiudere un quarto di gioco complicatissimo comunque avanti. La tensione sale a dismisura, così come l’agonismo in mezzo al campo. La Fortitudo si fa sotto con Piazza, mentre Filloy e Renzi rispondono con il proprio talento (59-65 al 35’). Un paio di errori offensivi costano cari a Trapani, perché Agrigento trova la parità in contropiede, con un gioco da tre punti di Martin. Il finale è in assoluta volata, con Mays che riporta i granata sopra, di un punto, all’inizio degli ultimi due minuti. Lo stesso Mays fa ancora meglio, realizzando un incredibile gioco da quattro punti sul possesso seguente. I padroni di casa commettono un paio di leggerezze negli ultimi secondi e Trapani regge, fino alla fine, conquistando due punti preziosissimi.
Appuntamento tra sei giorni (sabato 23 aprile, ore 21), al Pala Conad, per l’ultima giornata di stagione regolare, contro Barcellona. Ma stasera Trapani ha compiuto un passo fondamentale per il raggiungimento dei playoff.
Fortitudo Agrigento-Pallacanestro Trapani 69-79 (21-20; 30-48; 50-60)
Fortitudo Agrigento: Martin 11, Mascolo, Evangelisti 19, De Laurentiis 8, Saccaggi 10, Piazza 9, Eatherton 12, Vai ne, Visentin ne, Morciano ne. All. Ciani.
Pallacanestro Trapani: Mays 24, Renzi 11, Tommasini 2, Okoye 11, Chessa 13, Ganeto 7, Viglianisi, Filloy 11, Gloria ne, Costadura ne. All. Ducarello.
Ugo Ducarello (coach Pallacanestro Trapani): “Abbiamo vinto una partita importante, dimostrando una notevole capacità di reazione dopo la sconfitta contro Rieti. Solo un gruppo che possiede carattere può conquistare un successo esterno del genere, contro un’avversaria quotata come Agrigento e in un clima rovente, da vero derby. Nei primi due quarti, abbiamo dato il meglio di noi stessi, giocando una pallacanestro solida e autorevole, senza sbavature: è stato il frutto di un atteggiamento determinato, messo in campo fin dalla palla a due iniziale. Non certo si può dire lo stesso per la seconda metà di gara, in cui ci attendevamo che i nostri avversari avrebbero compiuto uno sforzo straordinario per tornare in partita. In questa fase abbiamo commesso degli errori, ma il nostro grande merito è stato quello di non sfaldarci, di non disunirci nei momenti più difficili: il successo finale va considerato come un premio proprio a questo spirito, che i ragazzi hanno dimostrato ancora una volta di avere fra le loro peculiarità principali. Torniamo a casa tanto felici per i due punti, quanto convinti che possiamo ancora migliorare nella gestione della partita”.