ALCAMO. Si è tenuta ieri sera la presentazione della candidata a sindaco Mariella Grimaudo, l’unica donna a concorre per la carica più alta, sostenuta da Sicilia Futura, Nuova Presenza e Rosa Fresca aulentissima.
Domenica alle 11 al marconi avverrà la presentazione ufficiale alla cittadinanza, ma già ieri la candidata ha avuto modo di dire la propria su questa scelta e su quelle future.
Insolita la location, proprio sotto la sede e la bandiera del Partito Democratico da cui Scala attualmente è uscito per approdare a Sicilia Futura, così come insolita la grafica di alcuni manifesti che ha richiamato molto per stile (adesso come parola chiave) e colori (blu e rosso) quella tipica della comunicazione di Matteo Renzi.
La Grimaudo è preside di una scuola media e ha voluto intanto salutare gli interveuti spiegando la sua esperienza assolutamente fuori dai partiti, al contempo ha espresso la volontà di spendersi per portare nella città la voglia di spendersi per chi non può farlo, cioè le fasce disagiate e i giovani, vero futuro della società.
Un dovere, quello di difendere i propri membri più fragili, che spetta alla comunità e al potere che interviene sulle politiche economiche e funge da stimolo per gli altri. Mariella Grimaudo ha voluto sottolineare che con lei comincia un’altra storia e che benchè ad ora non ci sia un programma pronto e completo il vero programma di questa coalizione è proprio lei, donna e madre che vuole portare un clima diverso al comune, per incrementarne la produttività.
L’ha ripetuto più volte tra l’ironia e la serietà che il vero programma è lei con la sua esperienza. A seguire sono intervenuti anche gli altri esponenti dei gruppi della colazione, Nino Piccolo, di nuova presenza, che ha ribadito la necessità di velocizzare la burocrazia e la volontà di non essere contro nessuno ma a favore di Alcamo. Per Giovanni Marchese, imprenditore esponente di Sicilia Futura, si deve fare gruppo, rete e puntare alla collaborazione di quante più persone possibili. Marchese ha ribadito anche che la Grimaudo incarna proprio l’ideale che può portare avanti queste idee.
Carmela Lo Bue, avvocato, ha invece ribadito l’importanza di fare attività congiunente e sinergiche, come già lei e la Grimaudo hanno fatto in passato. Franco Rimi, sempre di nuova presenza, ha invece puntato a motivare le persone a cercare voti, a convincere amici e parenti perchè la competizione quest’anno si gioca su un campo ben più complesso.
Per ultimo è intervenuto Giacomo Scala, oggi approdato a Sicilia Futura, che ha parlato da ex sindaco e da tale ha detto di voler lavorare a smontare questo sport alcamese che consiste nel gettare l’acqua sporca con tutto il bambino, ovvero di criticare il bello e il brutto indistintamente. Benchè siano stati sicuramente fatti errori, e Bonventre sia stato un incidente di percorso (più per il suo essere persona perbene che per una cattiva scelta in sè), Scala pensa che ha lasciato una città ricca di servizi che ritrova oggi più allo sbaraglio. Il fatto che ci siano 8 candidati sindaco significa che si è tutti contro tutti e questo non fa bene ad una città