Risposte parziali o insoddisfacenti sulle partecipate e sul progetto Courage

consiglio comunale alcamoALCAMO. Probabilmente quello di ieri sarà stato l’ultimo consiglio comunale di questa legislatura, eppure quasi come si è avviata sembra essersi conclusa la lunga lista delle interrogazioni fatte dai consiglieri con risposte spesso tardive e incomplete da parte del comune.

Due, in particolare, ieri hanno lasciato meno informazioni di quante non ce ne fossero contenute nelle domande dei consiglieri, e gli stessi stanno pensando di trasferire gli atti alla procura per far valutare esternamente quanto emerso.  Si tratta delle interrogazioni di Fundarò sulle società partecipate, cui è socio il comune, e quella su Progetto Courage di Abc. Ebbene anche se con motivazioni diverse hanno lasciato insoddisfatti gli interlocutori.

La risposta sulle partecipate arriva dopo quasi un anno dalla formulazione dell’interrogazione e secondo il consigliere Fundarò ha delle risposte incomplete e, ancor più grave,  incongruenti con quanto riportato sul sito di una di queste partecipate (il Gal) e con quanto di sua conoscenza.  Si tratta di società che ricevono anche denaro pubblico e che dovrebbero operare in trasparenza soprattutto nella gestione degli affidamenti degli incarichi, ma ad oggi non è stato possibile su questi dubbi avere risposte certe.

L’altra interrogazione riguardava il progetto Courage, su cui è intervenuto il consigliere Piccichè, per cui sono arrivate al comune diverse migliaia di euro, ma su cui il consigliere ha  nutrito dubbi che la risposta all’interrogazione non ha sciolto. Dubbi sulla comunicazione per coinvolgere i partecipanti, che sono stati meno rispetto al previsto, dubbi sullo svolgimento degli stage non retribuiti su cui sono stati informati veramente in pochi (solo 4 dei 21 partecipanti li hanno  svolti). Un incubatore di impresa con scambi con la Tunisia dove sembra che ben poco sia stato fatto per la promozione delle imprese presentate dai partecipanti, cui in ultimo è stato chiesto di far da Ciceroni ai colleghi Tunisini utilizzando i propri mezzi personali.

Il presidente del consiglio ha giudicato pesanti le parole del cosnigliere Piccichè, benchè non del tutto diverse da quelle di Fundarò qualche minuto prima e dalle dichiarazioni di Calvaruso, sui beni confiscati alla mafia, di qualche minuto dopo. Secondo Scibilia verranno fatti degli accertamenti su quanto ha dichiarato il consigliere per verificare la reale situazione, accertamento che in realtà era proprio richiesto dall’interrogazione.

 

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.