Savona pronto alle primarie del Pd

comune di trapaniElezioni 2017, a Trapani ufficializzata la prima candidatura.

Pietro Savona, ex consigliere comunale e assessore a Trapani, consigliere e capogruppo alla Provincia, esponente storico dapprima del Partito Repubblicano, poi affianco alle prime esperienze nate nel centrosinistra all’avvio della seconda Repubblica, affianco all’allora ministro dell’Interno Enzo Bianco, e dunque Margherita e successivamente Pd, è il primo candidato ad ufficializzare l’intenzione a correre per la sindacatura a Trapani.

Si voterà nel 2017, il Pd si prepara alle primarie, probabilmente in autunno inoltrato, tra novembre e dicembre, dopo il referendum costituzionale, e Savona ha deciso che sarà intanto pronto a misurarsi nelle primarie. Che potranno anche diventare primarie di coalizione. In un incontro con la stampa, diventato subito una vera e propria manifestazione elettorale, alla presenza dei big dei Dem, come l’on. Baldo Gucciardi e la sen. Pamela Orrù, e ancora i sindaci di Erice, Salemi e Valderice, Tranchida, Venuti e Spezia, e infine gli ultimi arrivati in casa Pd, Ruggirello e Todaro di Articolo 4.

L’elenco dei politici di razza presenti è davvero lungo ma in sala, la conferenza stampa si è svolta in un noto albergo trapanese, c’erano anche tanti comuni cittadini, segno questo che la decisione di Pietro Savona di candidarsi intanto per le primarie pur se spinta dai dirigenti del suo partito si radica su di un consenso sociale che Savona ha presto raccolto. Savona è pronto, così ha detto, ad affrontare i percorsi delle primarie come oramai storicamente segnate nell’era Renzi, pronto alle primarie di partito e se ci saranno anche a quelle di coalizione. pietro savonaSulle alleanze ha subito voluto dire come la pensa: “le alleanze a cui penso – ha detto – sono quelle che oggi trovano riferimento nell’area dei governi di Palermo e Roma ma auspico che ci possa essere una alleanza ancora più larga che coinvolga anche movimenti civici a condizione che vi sia una amalgama di idee e propositi”, insomma alleanze raffazzonate e solo per fare da raccoglitori di consensi secondo Savona “non potranno esserci…ammucchiate utili solo a vincere non sono nella mia agenda”.

E sui programmi: “L’obiettivo è riprendere a far camminare una politica che sappia tenere conto di trovarsi una città travolta da mille difficoltà, una città che da decenni paga il prezzo dell’assenza di una politica con la P maiuscola, l’obiettivo per il quale da oggi già lavoro, e non lavorerò da solo,è quello di parlare alla coscienza dei cittadini e ascoltare l’anelito di crescita di cui ogni cittadino è custode, chi pensa che mi possa adeguare a giochetti, a giocare sulla solita scacchiera della politica si sbaglia, sono stati questi giochetti a mettere in ginocchio Trapani, mi preparo a costruire alleanze credibili dove i valori di legalità e morali debbano essere avanti a ogni cosa”.

Savona ha più volte ripetuto di tornare alla politica attiva dove nove anni di lontananza “sono serviti a fare altre esperienze e maturare come la politica di mestiere è la cosa più sbagliata che possa esserci”. Abbiamo chiesto da quale punto della sua antica esperienza vorrà ripartire. Non ci ha risposto ricordando l’esperienza delle ultime amministrative che comunque lo aveva visto in campo affianco al candidato, sconfitto, Giuseppe Maurici, ma ha risposto guardando indietro, all’esperienza di assessore fatta con l’allora sindaco Mario Buscaino, anche lui presente in sala. Ha così ricordato l’esperienza di promozione culturale fatta da quella amministrazione quando per esempio per due anni riuscì a organizzare la manifestazione “centro artisti per la pace”, una idea uscita dalla mente di un altro assessore importante dell’epoca, l’ex play del basket Trapani Ciccio Mannella.

In un orecchio Buscaino ci ha ricordato la voce di rimprovero che all’epoca riservatamente arrivò dall’allora vescovo di Trapani Miccichè, quei giovani dalla Curia non sarebbero stati ben visti per l’aria di sinistra che veniva soffiata in città. Savona ha poi anticipato che a giorni partiranno tavoli di consultazione per arrivare a scrivere un programma condiviso intanto con i cittadini, “parole e vasetti non verranno da me serviti”. La crescita della città “dipende da progetti e strategie, ai cittadini ad uno ad uno chiederemo cosa fare e come fare”. Altra idea messa in campo quello di creare un gruppo di saggi pronti ad essere confermati in caso di approdo nella poltrona più importante di Palazzo D’Alì. Savona ha garantito intanto per se stesso ma ha chiesto già da oggi a tutti coloro i quali si misureranno nelle primarie,“lealtà, correttezza e coerenza. Chi vince le primarie dovrà avere il sostegno di tutti. Per quanto mi riguarda farò accordi alla luce del sole e denuncerò quelli fatti sottobanco”.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.