Benenati: “Otto candidati sono una ricchezza per Alcamo”

Avv. Benenati AlcamoALCAMO. In vista delle prossime amministrative ad Alcamo, che si terranno il 5 giugno, abbiamo intervistato l’avvocato Giuseppe Benenati, sostenuto nella sua candidatura dal Partito Socialista Italiano.

Un minuto per convincere gli alcamesi a votarla?

Gli alcamesi, molti, mi conoscono. Ho sessant’anni e ho già dimostrato quello che sono. La parola che va di moda per ora è onestà, certo è vero però bisogna dimostrarlo anche con la vita e in questo io penso di avere già dato dimostrazione. Per il resto penso di essere una persona competente. Conosco il territorio e i suoi problemi e sono stato più volte consulente di vari sindaci della zona. Ho la buona volontà che ci vuole per fare questo lavoro. Il sindaco di Alcamo non può essere qualcuno che vuole fare questo nei ritagli di tempo. Il sindaco di Alcamo va fatto 24 ore su 24 e io ritengo di avere questa voglia.

Qualora diventasse sindaco quale sarebbe la prima cosa che farebbe?

Le prime cose da fare sono le emergenze, e ad Alcamo le emergenze sono tantissime, la prima cosa più banale è quella delle buche nelle strade, che sembra una cosa ridicola ma ad Alcamo ci sono posti dove la scena è quella del terzo mondo. Ci sono molte zone che presentano delle buche, che hanno illuminazione insufficiente, e la stessa acqua è un problema che continua ad esserci perchè arriva ogni 4-5 giorni. Questi sono tutti problemi che necessitano di immediata soluzione. Poi ci sono anche attività che necessitano di programmazione più a lungo respiro perchè devono essere organizzate e scaglionate nel corso dei mesi. Per esempio le elezioni si svolgeranno a giugno, cioè quando da noi è già cominciato il periodo estivo e ad Alcamo Marina la spiagga ancora non è pulita, la prima emergenza sarà anche quella, perchè Alcamo Marina è e deve diventare ricchezza per noi, non solo luogo di vacanza. Non è concepibile che la spiaggia a metà maggio sia ancora sporca, qualsiasi turista venga la vede piena di sacchetti, di siringhe, di vetro. Le cose che devo essere affrontate sono queste ma non solo. C’è il tempo per seminare e quello per raccogliere, su alcune cose si può intervenire subito su altre invece bisogna soprattutto programmare, così come per le fogne di Alcamo Marina altrettanto per altri progetti così grandi , ma probabilmente i frutti di tale di questa programmazione si vedranno tra diversi anni.

Che altro…

Ad Alcamo per anni non si sono fatte assunzioni per via del patto di stabilità sforato. Ci troviamo in una situazione molto particolare che ha prodotto molti meno impiegati di ruolo di quelli che dovrebbero esserci, di converso ci sono tutta una serie di persone sfruttate e malpagate che sono i contrattisti che lavorano in condizioni che io non auguro a nessuno, ma questo passaggio non può essere fatto nell’immediato, richiede più tempo e più respiro. Dall’indomani dell’insediatura però bisogna cominciare a metterci mano per risolverli, questi problemi, nel tempo. Le emergenze, fra l’altro, e da avvocato ne ho conoscenza, hanno dei costi, le cause e i risarcimenti danni danneggiano il bilancio comunale in modo notevole.

Per quanto riguarda il centro storico?

Secondo me non ci sono soluzioni pronte anche se per ora non si parla di altro. Nessun paese civile, nessuna città seria, può fare a meno di una zona dove il traffico sia limitato e si possa fare la cosiddetta passeggiata. La cosa va risolta, è sicuro, ma c’è modo e modo. Io ho parlato con i commercianti che mi hanno sottoposto la questione. I commercianti della zona avevano raggiunto con il dottore Bonventre un accordo e questa mossa improvvisa del commissario, nella metodologia, ha spiazzato tutti quanti. Bisogna parlarne, con commercianti e residenti e poi onestamente io ho la mia idea: questa non è una zona pedonale è una via pedonale, una zona dove comunque non si può stare tranquilli perchè ogni 5 metri ci sono strade da cui passano macchine. La zona pedonale secondo me andrebbe fatta occupando una parte più piccola del corso però comprendendo anche le stradine vicine, il centro storico, non solo il corso. Potrebbe diventare veramente più sicura per le mamme e accogliente per artigiani che potrebbero aprire proprie attività. Bisogna prevedere orari e organizzare meglio, è da ammirare l’idea ma andava realizzata in maniera più articolata e concordata soprattutto.

La zona pedonale ci vuole, 10-20 negozianti non possono condizionare una città ma dall’altra parte la città non può dimenticarsi e abbandonare 20 negozianti. Bisogna contemplare le opposte esigenze.

Dal punto di vista politico cosa ne pensa di questa tornata ad otto candidati?

Penso che questa sia la vera ricchezza, perchè Alcamo viene da una situazione particolare in cui la politica è stata ingessata attorno a pochissime persone, soprattutto Papania e Scala, non c’è dubbio sono delle persone che  hanno esercitato il potere ad Alcamo negli ultimi vent’anni e hanno ingessato la politica. Nel momento in cui questa cappa si è allentata la gente ha ritenuto che è venuto il momento di proporsi. Ritengo che questi 8 candidati sono la ricchezza per Alcamo, le primarie non si sono fatte nemmeno nel pd, e queste otto candidature le possiamo interpretare come delle vere e proprie primarie. Gli alcamesi sceglieranno i due migliori, quelli che riteranno più opportuni sui programmi, sulla simpatia, e questi due andranno al ballottaggio. Secondo me sostituiranno le primarie che non si sono fatte.

Passiamo alle criticità, Alcamo Marina…

Alcamo Marina è una criticità? La considero una ricchezza, insieme alla montagna e alle acque termali sono i tre gioielli sui quali costruire le richezze di Alcamo, senza dimenticare l’agricoltura che è il nostro fiore all’occhiello da sempre. Ma l’agricoltura da sola non si regge più, bisogna puntare ad un’agricoltura di qualità, al vino, all’olio ma bisogna arricchire questi gioielli con altri aspetti. Io non le ho mai considerate delle criticità, ma delle potenzialità enormi. Vero è anche che mancano molti servizi, il turista che viene non trova docce pubbliche, non trova parcheggio. Come possiamo pretendere di parlare turismo se non si programma e si organizza? Va fatto un regolamento sui parcheggi come succede a Castellammare, alla spiaggia Playa, perchè ad Alcamo il problema si affronta solo a luglio. Il turista che viene e non ha la macchina come fa a spostarsi? Non ci sono pullman verso altre destinazioni. Se vogliamo attrarre turisti si deve programmare. Alcamo Marina ha bisogno di un sindaco innamorato di lei, non di un sindaco che dice di amarla e poi ha la casa a Scopello.

Quale il suo valore aggiunto?

Il mio motto è “competenza ed onestà”, dove l’onestà viene prima della competenza e questo l’ho dimostrato in 60 anni di vita. L’onestà non si mette con il timbro ma si guadagna sul campo. Il candidato sindaco quando si presenta è obbligato a scrivere un programma e questo è per qualcuno una sofferenza. Secondo me il programma è la base fondamentale di ogni candidato perchè è la base, il biglietto da visita, di ciascuno. La gente mi dovrà criticare tra cinque anni per quello che ho scritto e che ho fatto. Va scritto con cura e io ritengo di averlo fatto, deve essere letto con attenzione da chi vota, non ci si deve fidare da nessun “portatore”, cioè di colui che porta a tizio, o è portato da tizio. Io faccio il consulente per molti sindaci e vedo cosa accade negli altri comuni. Ci vuole competenza, dedizione e poi anche l’onestà guadagnata sul campo perchè a parole siamo tutti onesti.

Bisogna guardare al sindaco ma anche alla squadra che lo circonda, molto spesso la politica impone alcune facce piuttosto che altre e il sindaco mal sopporta questo. Io ho scelto persone che con politica e partiti  non c’entrano niente.

 

 

 

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.