Dolori di natura psicogena, prendersi cura di sè a 360°

CervicalgiaAppena qualche settimana fa avevamo parlato dei disturbi psicosomatici e delle difficoltà personali che talvolta si trasformano in sintomi corporei poichè non trovano altra via d’uscita verso l’esterno. Fermo restando che i controlli medici, le analisi approfondite e il consulto di specialisti quando qualcosa non va, sono il primo passo da compiere per accertarsi che tutto sia organicamente sotto controllo, può accadere che queste non portino alla risoluzione del problema fisico, o che siano solo di momentaneo sollievo. In tale prospettiva ha senso parlare di unicum tra mente e corpo e di psicosomatica come ulteriore possibile spiegazione ai sintomi. Non si tratta di magia, nè di stregoneria, ma di una comprovata relazione tra ciò che ci accade e ciò che attraverso il nostro corpo manifestiamo anche come malattia.  Corpo e mente come unico e indivisibile nella persona tanto che ciò che non va si può via via annidare in problematiche fisiche di vario genere, soprattutto di varia collocazione nel corpo stesso. In generale ognuno di noi ha un punto debole, un organo che è più soggetto ad andare in sofferenza, per qualcuno è la testa, per qualcun’altro è lo stomaco, quando qualcosa non va e si stenta a trovare soluzioni a dolori o fatiche di altra natura. Fondamentale è, tuttavia, distinguere anche tra disturbi psicosomatici che sono talvolta passeggeri da malattie psicosomatiche che seppure di natura psichica causano delle vere e proprie lesioni d’organo.

Può capitare, però, che anche chi soffre generalmente di emicrania quando vive sotto stress, o chi invece va verso una gastrite nervosa di norma, può presentare talvolta sintomi specifici che hanno molto a che vedere con il momento specifico che sta attraversando.

Uno di questi dolori può essere anche il “banale” il torcicollo, spesso dovuto ad una sofferenza dei muscoli cervicali e in alcuni casi al fenomeno notturno, e incontrollato, del digrignamento dei denti (bruxismo). Come altri problemi di natura muscolare può derivare da un affaticamento, che nel caso della testa può essere un sintomo di eccessiva vigilanza, o da nervosismo dovuto a preoccupazione o rabbia.  Ciò che occorre cogliere è la connessione che esiste spesso tra il dolore e la sua causa, cioè rimettere in comunicazione questi due canali che di tanto in tanto non si parlano più correttamente. Si può talvolta scoprire che al torcicollo è legato un periodo in cui la fatica maggiore è quella di affrontare una situazione “a testa alta”, magari un senso di vergogna o impreparazione rispetto a qualcosa che non si vuole guardare dritto.

 

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.