Cambiamenti sul “Caso Campana”: “Un fatto gravissimo”

caso campana castellammare 1CASTELLAMMARE DEL GOLFO. L’associazione “Cambiamenti”, rappresentata in consiglio comunale da Stefano Cruciata e Vitalba Labita, si è espressa sul “caso Campana”.

“Nei giorni scorsi, increduli e sbalorditi, apprendevamo la notizia del blocco dei lavori presso la spiaggia di cala campana, da parte della Guardia Costiera, poiché gli stessi venivano eseguiti, come si evince dai vari articoli giornalistici sull’argomento, in assenza delle dovute autorizzazioni da parte della Capitaneria di Porto.

Riteniamo – spiegano – si tratti di un fatto gravissimo, considerato che chi amministra un Comune deve essere il massimo esempio del rispetto delle leggi e delle regole. Invece, se da un lato ci sono i cittadini che per effettuare dei lavori a casa propria, ad esempio sul prospetto di casa, devono richiedere dei permessi e aspettare che questi vengano accolti, dall’altro sembra esserci un’Amministrazione pubblica che si sveglia la mattina, prende un escavatore e inizia dei lavori che, a dispetto di quanto affermato dagli assessori Marchese e Di Filippi in un recente articolo pubblicato su alqamah.it, difficilmente possiamo definire “un normale intervento di pulizia della spiaggia”. Se così fosse ci chiediamo perché quest’anno l’intervento di pulizia non sia stato eseguito a mano come per gli anni precedenti? Perché sarebbero servite speciali autorizzazioni da parte della Capitaneria di Porto? Inoltre, cosa ci faceva un mezzo pesante sulla spiaggia, per di più un mezzo confiscato alla mafia e assegnato al Comune, che ha peraltro causato evidenti solchi e smottamenti del sentiero al suo passaggio?

Rimaniamo sconcertati dunque dalla notizia che l’Amministrazione operi illegittimamente, con l’aggravante dell’uso inappropriato dei beni confiscati.Cambiamenti

C’è di più, poco tempo fa un privato cittadino presentava richiesta di concessione demaniale marittima di un’area estesa mq. 2000,00 per l’installazione di un stabilimento balneare proprio presso località cala Campana. In seguito a tale richiesta, l’Associazione SiciliAntica scriveva una lettera, indirizzata agli Enti competenti, in difesa di quell’area in quanto essa riveste un notevole interesse dal punto di vista storico-archeologico, poiché negli anni sono stati ritrovati numerosi reperti. Si chiedeva, infatti, che l’eventuale autorizzazione alla concessione tenesse conto di tale importanza storico-archeologica, per evitare di alterare o distruggere ulteriormente tale sito.

Ci chiediamo quindi, in che modo questa Amministrazione Comunale ha intenzione di tutelare quel sito? Forse col metodo “ruspa” in pieno stile Salvini?

Oggi più che mai, noi insistiamo sulla necessità dell’Ente di dotarsi del Piano di utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), al fine di coniugare la difesa e la tutela dell’ambiente con gli investimenti economici. Tra l’altro, l’iter per la predisposizione del PUDM era già stato avviato dalla precedente Amministrazione, ma ad oggi non è stato ancora concluso, evidenziando ancora una volta l’incapacità di questa Amministrazione a portare a termine iniziative già avviate. Per questo abbiamo preparato un’apposita interpellanza affinché, in occasione del prossimo Consiglio Comunale, si spieghi alla cittadinanza quali siano stati i motivi di questo ennesimo ritardo.

Continuare – concludono – a rilasciare nuove concessioni in un clima di totale assenza di regole è un errore; noi sosteniamo che, affinché il demanio marittimo possa essere considerato il fiore all’occhiello di un paese a vocazione turistica, occorre ristabilire il primato della pianificazione e del rispetto delle regole. Purtroppo, nutriamo forti dubbi che questo possa avvenire con un’Amministrazione comunale che si è dimostrata ancora una volta impreparata e inadeguata.”

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