Antonino Bonafede condannato a 16 anni, sostituiva il figlio alla guida della cosca
Il Tribunale di Marsala ha condannato per associazione mafiosa Antonino Bonafede, di 79 anni, e Vincenzo Giappone, 53 anni, pastore, incensurato, arrestati nel marzo 2015, nell’operazione dei carabinieri “The Witness”. Altro condannato per favoreggiamento senza l’aggravante mafiosa Martino Pipitone, di 65, ex impiegato di banca. Il collegio, presidente Gulotta, a latere Pierini e Morricca, ha condannato a 16 anni Antonino Bonafede, a 12 anni Vincenzo Giappone e a 2 anni Martino Pipitone. Secondo l’accusa, Antonino Bonafede avrebbe capeggiato il clan mafioso marsalese prendendo il posto del figlio, Natale Bonafede, in carcere dal gennaio 2003 con una condanna definitiva all’ergastolo. A Bonafede sono stati confiscati anche beni per oltre 4 milioni di euro. A sostenere l’accusa è il pm della Dda Carlo Marzella. Giappone e Bonafede dovranno anche risarcire con 5 mila euro l’associazione antimafia e antiracket “Paolo Borsellino” costituitasi parte civile nel processo.