CASTELVETRANO. Lo annuncia a quasi un anno dalle amministrative nella propria città l’Avvocato Felice Errante. Un pensiero che esprime in un video disponibile sui social e che annuncia la sua decisione politica: “Maturo questa idea da qualche tempo e la stessa scaturisce da scelte personali e familiari che in quanto tali non hanno valenza pubblica. Da un punto di vista politico, di contro, mi sono reso conto che il clima a Castelvetrano ha raggiunto livelli di guardia, dove le bugie e le falsità vengono spacciate per notizie vere. Difatti, sembra che nessun oppositore si occupi in maniera concreta dei problemi dei cittadini, essendo impegnato esclusivamente in un’azione maldestra di logoramento del Sindaco, reo di avere, tra le altre accuse, ecceduto in autonomia- ha affermato Errante- Tutto questo non fa bene alla città e soprattutto non aggredisce i problemi veri del paese. Non sono abituato, per formazione politica e per i valori nei quali credo, a tirarmi indietro nei momenti di difficoltà, del che è mio preciso intendimento oppormi con forza in questo scorcio di mandato ad ogni tentativo di eversione mediatica e politica che possa arrecare nocumento alla mia città che amo in modo viscerale.”
Motivazioni personali, familiari, ma non solo: “Un Sindaco in questi tempi così ostili per gli enti locali ha il dovere, prima ancora che il diritto, di portare avanti responsabilmente il mandato, assicurando ogni sforzo possibile e assurgendo a valido baluardo contro ogni difficoltà dovuta a negative congiunture economiche e sociali- continua Errante- a parere dello scrivente ha, altresì, il dovere di anteporre ad ogni pur legittima ambizione personale il bene della comunità amministrata e non può permettersi distrazioni legate alla campagna elettorale iniziata troppo presto. E’ arrivato il momento in cui la politica dia segnali forti e discontinui con il passato se vuole continuare ad essere credibile e invito tutte le forze politiche sane e disinteressate a contribuire alla crescita della nostra comunità. Confido nel fatto che questa scelta possa contribuire a riportare il dibattito cittadino nei normali canoni della dialettica politica”.