Emergenza immondizia: temporanea o duratura?

rifiutiTornata attiva oggi la raccolta porta a porta dell’indifferenziato nel centro abitato alcamese dopo una settimana di inattività. Lo scenario è sconfortante e le strade che ci eravamo abituati a vedere sgombre di sacchetti sono tornate ad essere luogo di accumulo di rifiuti.
Probabilmente ancora c’è da fare l’ultimo sforzo personale da parte di tutti i cittadini e alzare ancora un po’ la capacità di differenziazione di modo che il cosiddetto RSU diventi sempre una minima parte, ma sicuramente c’è anche un problema non tanto locale ma regionale per quanto riguarda la gestione e lo smaltimento di rifiuti.
Discariche piene, consumismo sfrenato, situazione di emergenza ormai da inizio giugno e probabilità di risoluzione non molto precise da parte delle autorità competenti.

Una dichiarazione del sindaco di San Vito, Matteo Rizzo, di ieri, delinea quella che secondo lui è la prospettiva di risoluzione del problema nel corso delle prossime settimane: “Oggi in Prefettura sull’emergenza rifiuti alla presenza del Signor Prefetto, si è tenuta una riunione con tutti i Sindaci della Provincia di Trapani (tutti presenti), il Dirigente Regionale del dipartimento rifiuti dott. Pirillo, Trapani servizi che gestisce la discarica di Trapani ed altri tecnici e ditte.”

Alcuni punti sembrano essere emersi da tale incontro e sono sintetizzati dal sindaco di San Vito come segue: “Molti Comuni sono invasi dai rifiuti con eccezione del Comune di Trapani che ritiene di dover accedere in discarica con i propri mezzi senza far coda come gli altri, o di piccoli Comuni che producono modeste quantità. Il Direttore Pirillo sostiene che essendo una emergenza Regionale i 30 Comuni autorizzati a conferire a Trapani NON possono assolutamente essere autorizzati in altre discariche Siciliane, inoltre da oggi conferirà anche Marsala con altri 80 mila abitanti.
la discarica di Trapani a detta del Sindaco non può ricevere e pretrattare più di 20 articolati al giorno a fronte di una esigenza dei Comuni di almeno il triplo. I mezzi rimangono in coda per giorni in attesa di conferire e nel frattempo le Città sono ancor più invase dai rifiuti.”

Non sembrano situazioni semplici ne risolvibili nel breve tempo e anche le risoluzioni pensate non hanno sortito l’effetto sperato: “Ho chiesto la possibilità di tenere aperta la discarica 24 ore al giorno anziché 16 ore, ma è stato risposto che nn è possibile per problemi di sicurezza. L’impianto di pretrattamento dei rifiuti inoltre è in manutenzione e nn sarà ultimato prima di fine luglio, nel frattempo viene utilizzato un impianto mobile. È stato chiesto dai Sindaci del Belice di riaprire la discarica di Campobello già chiusa da tempo, ma dai discorsi fatti, sarà alquanto difficile.La discarica di Siculiana rimane chiusa per lavori di adeguamento. La Regione nell’ordinanza presidenziale nn fa conto delle quantità e dei picchi estivi di produzione dei rifiuti, facendo una media annuale che nn tiene conto delle presenze turistiche, il Comune di San Vito ad esempio produce 30 tonellate al giorno e potrebbe scaricarne 15.”

Non fanno sperare le parole del sindaco Rizzo che rilancia sul governo Crocetta la responsabilità di quanto sta accadendo: “Dopo 4 anni di governo Crocetta, nulla è stato fatto o deciso su discariche e termo valorizzatori e questi sono i risultati.
Dopo cinque ore di animata riunione, credo non si sia risolto nulla, la situazione è drammatica e non vedo nell’immediato nulla di positivo, lunedì mattina ci sarà un’altra riunione dei Sindaci della Srr per trattare l’argomento e verificare anche soluzioni estreme in emergenza. Nel frattempo bisogna differenziare più possibile per alleggerire il conferimento in discarica. Vi terrò informati sugli sviluppi di questa emergenza, ma considerate che nessun Sindaco in queste condizioni possiede la bacchetta magica.”

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.