TRAPANI.Il Movimento Cinque Stelle ha emesso un comunicato nel quale il senatore Santangelo dice: “Quando finiremo di essere in infrazione per i mancati adeguamenti dei sistemi di depurazione? La bellezze naturali delle nostre coste trapanesi sono da tutelare !! La stagione estiva è appena iniziata, ma come ho sempre detto in tempi non sospetti il territorio trapanese può e deve vivere in modo sostenibile con il suo territorio, mettendo al primo posto lo sviluppo turistico vero volano economico del presente e del futuro.
Ma per far ciò necessita che tutti nessuno escluso abbia nel cuore l’interesse del bene comune, pertanto, la buona gestione delle infrastrutture pubbliche è fondamentale e deve essere fondamentale nel rispetto del cittadino primo contribuente degli enti locali. Senza andare per le lunghe un grosso problema in Sicilia, come riportato nell’ultimo; dei controlli effettuati sugli impianti di depurazione nel 2015 dall’A.R.P.A Sicilia, sono i sistemi di depurazione, dove si riporta testè: in Sicilia il sistema di depurazione delle acque reflue urbane è ancora sottodimensionato e non adeguatamente gestito rispetto alle reali esigenze di trattamento delle acque reflue urbane. In molti casi, i depuratori esistenti non sono nemmeno adeguati alla normativa vigente ed infatti, spesso, in aggiunta ai superamenti riscontrati rispetto ai parametri tabellari di riferimento, molte proposte di sanzione effettuate dall’Agenzia derivano anche dal non rispetto delle prescrizioni previste nei decreti di autorizzazione.”
La mancanza di sistemi di depurazione ha effetti sul turismo, su tutto ciò che riguarda l’attività di promozione del territorio: “Ciò significa, che l’ambiente tutto deve essere valorizzato, ma soprattutto difeso. Sicuramente che tutto questo avvenga ancora nel 2016 lascia senza parole, oltretutto, ciò si trasformerebbe in un danno economico non indifferente per l’Italia in generale, viste le infrazioni aperte dalla stessa Europa. Già lo scorso anno mi sono occupato del depuratore di Mazara del Vallo, ricevendo anche risposta da parte del Ministero competente. Ora dopo il caso legato al territorio comunale di San Vito Lo Capo, solo ed esclusivamente a tutela dell’immagine del territorio a forte vocazione turistica internazionale, mi sono interessato della vicenda, presentando una interrogazione a risposta orale in commissione ambiente del Senato, sempre al Ministro dell’ambiente, del territorio e del mare, nei limiti delle proprie competenze, per verificare tra l’altro i motivi dei ritardi legati al collaudo del depuratore, consegnato alla stessa amministrazione nel 2010 e quali siano le irregolarità riscontrate dalla stessa A.R.P.A.. Tra l’altro nel report 2015, il Comune di San Vito Lo Capo risulterebbe tra gli agglomerati con procedura d’infrazione.
Sicuramente voglio vederci chiaro, nel rispetto dei cittadini della comunità sanvitese, sottolineo, che bisogna chiarire in modo definitivo la questione del depuratore, nel rispetto del lavoro che stanno svolgendo gli organi competenti, magistratura compresa.
Ora anche se il Sindaco ha fatto sapere di aver proceduto alla riparazione dell’impianto di depurazione, necessita che il Sindaco chiarisca come mai dal 2010 al giugno del 2016, ancora detto impianto è stato sprovvisto di collaudo.” Accorato l’appello di Santangelo per la difesa del territorio del trapanese: “San Vito Lo Capo è di tutti è il nostro bene comune, ripeto va tutelato !!”