Abbiamo incontrato Vittorio Ferro eletto consigliere comunale per il Movimento 5 Stelle con più di mille preferenze.
Che emozioni ha provato quando ha capito di essere stato eletto e quali pensa che proverà nella prima riunione del Consiglio Comunale?
Al contrario di quanto si può pensare la mia elezione, se pur emozionante, non ha prodotto in me un urlo liberatorio, così come io stesso avevo inizialmente pensato. Diverso è stato invece per l’elezione del sindaco, li ho urlato e tanto, perché avevamo raggiunto un grande obbiettivo. Sono stato supportato ed accompagnato da un gruppo fantastico di persone, che ringrazio, e ciò mi ha permesso, già parecchi giorni prima del voto, di essere consapevole di quale era il risultato per noi raggiungibile. Pensavo di poter essere il primo degli eletti, ma non credevo che avrei superato le mille preferenze. Durante la campagna elettorale non ho mai pensato alla prima riunione del consiglio comunale e nemmeno al fatto che da primo degli eletti avrei dovuto presiederla. L’emozione è tanta, ma comunque contenibile. Io penso che nella vita ci siano i veri obbiettivi e quelli intermedi. Il vero obbiettivo che mi sono posto è quello di contribuire attivamente a migliore la nostra città e la nostra comunità; riuscirci potrebbe essere sicuramente molto più emozionante.
Si è parlato per lei della carica di Presidente del Consiglio Comunale, cosa c’è di vero?
Credo che la carica di PdC sia molto importante e non può essere attribuita solo attraverso la logica del voto. Il Presidente dovrà essere colui che meglio di altri può rappresentare l’intero consiglio, e l’impegno del M5S nonché il mio vanno in questa direzione.
Lei è stato in passato candidato nella lista dei Verdi – Sinistra e Libertà, cosa l’ha spinto verso il Movimento Cinque Stelle?
Non mi ha spinto o tirato nessuno. Io cerco di essere sempre me stesso e di tenere bene a mente i principi e i valori che la mia famiglia mi ha insegnato e che condivido e custodisco nel mio cuore. Ho sempre detto quello che penso, spesso anche a voce alta, e sono orgoglioso di aver fatto politica con persone e gruppi che a livello locale magari hanno sbagliato qualcosa ma non si sono mai macchiati di disonestà. Il M5S sta rivoluzionando l’Italia e lo sta facendo dal basso, quindi io ne faccio parte.
Lei è stato il primo della lista con più di mille voti, un consenso molto alto, che responsabilità sente sulle spalle?
Sulla spalle ho tenta responsabilità, ma forse il miglior modo per portare questo peso è quello di continuare ad essere un semplice cittadino e guardare i problemi dalla prospettiva di chi li vive ogni giorno.
Fa parte dell’Associazione Elica, composta da imprenditori alcamesi, quali sono le rimostranze di tali nei confronti della “nuova” politica?
Grazie ad ELICA, che ricordiamo è l’acronimo di etica libertà e cambiamento, molti di noi (associati) abbiamo imparato il valore dell’associazionismo e della condivisione di idee, progetti o a volte semplicemente emozioni. L’associazione Elica, come chiunque abbia un po’ di buon senso, vuole una città più giusta, più produttiva, più vicina alle esigenze ed alle difficoltà della gente che lavora. Il lavoro è famiglia, dignità, progresso, servizi, vita.