L’Ente Luglio Musicale Trapanese sta attraversando da anni un periodo di bufera, spesso per ragioni economiche, che hanno messo e mettono a rischio la programmazione della stagione lirica e teatrale. Tutto questo non fa onore alla storia dell’Ente che vanta più di 58 anni di attività. Nato nel 1958 su iniziativa del Comune di Trapani, della Provincia Regionale di Trapani, dell’Ente Provinciale del Turismo e della Camera di Commercio di Trapani, ora riconosciuto “teatro di tradizione”.
Le colpe delle crisi dell’Ente vengono attribuite una volta a uno, un’altra volta a qualcun altro, ma il problema persiste anche i per tagli di fondi regionali, nazionali e locali.
Sul caso è intervenuto in Senato Santangelo (M5S) che in un comunicato afferma: Si parla di finanziamenti, di immobili prima acquisiti e poi concessi in uso all’Ente Luglio Musicale, in primis la Villa Margherita luogo dello storico e prestigioso teatro all’aperto intitolato al grande tenore siciliano Giuseppe Di Stefano.
Come si parla tanto dell’arcinoto Palazzo Lucatelli !!! Che dire, “fiumi di parole”, soldi dei cittadini spesi a destra e a manca per progettazioni stralcio o pseudo-definitive, fino ad arrivare ai fondi del progetto ARCUS.S.p.A. 2010, parliamo di 2milioni di euro, per il progetto di primo stralcio per la realizzazione di un nuovo teatro all’interno di Palazzo Lucatelli, ex Ospedale S. Antonio”, con un finanziamento a valere nel 2012 per l’importo di euro 8364; 2.000.000,00 ed avente beneficiario il Comune di Trapani (vedasi decreto del MiBACT del 13/12/2010 allegato “A” pubblicato nella G.U. del n. 87 del 15/04/2011).
Proprio per quest’ultimo, sempre per trasparenza dovuta prima di tutto ai trapanesi, ho presentato in Senato una interrogazione al Ministro per i beni e le attività culturali, per chiedere, se ancora oggi tramite l’ARCUS S.p.A, risulta in essere il finanziamento allora accordato al beneficiario Comune di Trapani o allo stesso Ente Luglio Musicale Trapanese, quale proprietario per 720,9 millesimi di Palazzo Lucatelli”.
“Inoltre di conoscere – continua il Senatore – l’entità delle opere di cui al progetto stralcio presentato allo stesso Ministero e/o eventualmente all’ARCUS S.p.a. con il relativo quadro economico degli interventi previsti ed ammessi a finanziamento.
Personalmente non voglio più fare lo “spettatore” solo perchè ho pagato il biglietto d’ingresso, non dimentichiamoci che il teatro di tradizione appartiene a tutti i trapanesi e sin da oggi tutti siamo chiamati a salire sul palco e a fare “la parte che ci compete””.