ALCAMO. Hanno presentato un’interrogazione sul demanio marittimo all’amministrazione Surdi i consiglieri Ruisi, Camarda e Pitò, che rappresentano in consiglio Abc e Alcamo Cambierà.
Con questa chiedono lumi sulla fascia costiera che è Alcamo Marina con particolare attenzione alle zone limitrofe di Castellammare e Balestrate che hanno fatto dello stesso bene fonte di reddito e turismo.
“Il demanio marittimo deve necessariamente essere visto come una risorsa per lo sviluppo del settore turistico e non un problema come spesso è stato considerato dalle precedenti Amministrazioni: sia nel territorio di Castellammare del Golfo che nella zona di Balestrate il litorale è considerato una risorsa preziosa che funge da traino per l’economia di entrambi i paesi; nel territorio alcamese succede esattamente l’opposto con l’evidente stato di sottosviluppo che caratterizza tutta la costa di Alcamo Marina. Nell’ottica quindi di quello sviluppo del territorio a breve e a lungo termine che tutta la città si augura, è necessario capire quale sia l’orientamento e la posizione che intende portare avanti l’attuale Amministrazione riguardo proprio la situazione appena descritta, e ci auguriamo che il 2016 segni l’inizio di un reale cambiamento anche nei confronti di questa problematica così poco considerata dalla classe politica che ha amministrato Alcamo negli ultimi decenni.”
L’interrogazione richiede risposta scritta ed orale e in particolare si domanda quale sia lo stato di attuazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM). Come mai le osservazioni dei cittadini non sono mai state portate in consiglio?
Nell’interrogazione si legge poi: “L’amministrazione Bonventre, inopinatamente, ha comunicato all’Ufficio del Demanio Marittimo di Trapani con nota n° 51019 del 31/6/2014 di voler rinunciare a quattro concessioni demaniali marittime: CDM 144/2003 strada Alcamo Marina per 810 mq – CDM 1/2004 intero piazzale Battigia per 11.238 mq – CDM 147/2003 verde pubblico al Canalotto 715,06 mq – CDM 142/2003 aiuole c/da Magazzinazzi per 11.831,25 mq . Tale iter è fermo per vizi procedurali. Si chiede di conoscere le determinazioni di Codesta amministrazione in merito. Non è opportuno che tali spazi (ci si riferisce alle aree in c/da Canalotto e in c/da Magazzinazzi) possano essere assegnati a privati da parte dell’Ufficio del Demanio Marittimo.”
Infine vengono sottolineate alcune incongruenze nella delimitazione del demanio marittimo e delle proprietà private. Incongruenze che sono limitanti in sede di rilascio di atti autorizzativi.
“Si chiede se Codesta Amministrazione non ritenga opportuno di farsi parte attiva presso l’Ufficio del Demanio Marittimo per pervenire a detta delimitazione per tutto il territorio comunale in vista del trasferimento di competenze sopra accennato che trasferirà dagli uffici regionali tutto il contenzioso attualmente in corso ed il contenzioso che, inevitabilmente insorgerà.”