Fornaci Romane, Monte Bonifato e Polo Museale: Alcamo diventi punto di riferimento storico-archeologico del territorio

Archeoclub ALCAMO. Si è svolto ieri pomeriggio, all’interno dell’auditorium del Collegio dei Gesuiti, il seminario “Le Fornaci Romane” di C.da Foggia. Ad aprire l’incontro l’Assessore della Cultura Lorella Di Giovanni che ha subito portato i saluti del Sindaco, assente per impegni, e l’archeologa Antonina Stellino, dell’Archeoclub. A seguire l’intervento della dott.ssa Rossella Giglio, della Soprintendenza – sezione Beni archeologici di Trapani.

Un incontro che ha voluto riaccendere nuovamente i riflettori sulla questione delle fornaci romane, in località di c/da Foggia, al confine tra il Comune di Alcamo e di Castellammare del Golfo, lungo il fiume San Bartolomeo. L’archeologa Stellino nel suo intervento ha voluto ripercorrere le tappe di questa esperienza e lo stato dell’arte ad oggi.

Archeoclub fornaci (2)Nell’area archeologica sono stati tanti i momenti e gli interventi significativi attuati nel corso di oltre dieci anni. Dall’impegno del Rotary di Alcamo negli anni 2003-2005 con la presenza del dott. Nuzzo, degli scavi condotti in quegli anni dell’università di Bologna con il prof. Giorgetti. E poi dal 2005 con la scoperta archeologica caduta nell’oblio e che ha dovuto aspettare solamente il 2014 per tornare nuovamente alla luce, grazie ai tanti incontri e tavoli con l’amministrazione comunale, la soprintendenza e l’archeoclub. Da quel momento l’Archeoclub con dedizione, pazienza, passione e amore verso questa terra ha, di concerto con le istituzioni, pulito, diserbato, bonificato, affinché quest’area non ricadesse nuovamente nell’oblio e con la restituzione della sua dignità ciò, nel futuro prossimo, possa essere volano per l’attrazione turistica del territorio.

La Dott.ssa Giglio nel suo intervento ha voluto sollecitare l’amministrazione e la cittadinanza ad impegnarsi nuovamente su questa questione. Per la Soprintendente il recupero delle fornaci è un punto di partenza per avviare un ragionamento più ampio che va da Segesta fino al Golfo di Castellammare, basti pensare solamente che il fiume San Bartolomeo in passato si poteva navigare – sottolinea la soprintendente. In realtà, come discusso durante l’incontro, per valorizzare l’area delle Fornaci romane bastano piccoli interventi: mettere in sicurezza l’area, migliorare la fruibilità del posto e dotarsi di un minimo di segnaletica. Piccoli interventi che possano rafforzare concretamente il territorio.

Durante l’incontro si è fatto riferimento anche al sito archeologico del Monte Bonifato. Individuato di recente e poco valorizzato da chi di competenza. Infine, l’ultimo input è stato lanciato sulla fattiva realizzazione di un polo museale ad Alcamo, a seguito di tutti i reperti ritrovati.

Mi auguro – conclude la Soprintendente – di venire qui nei prossimi mesi per avviare l’allestimento dei reperti in un polo museale e vedere realizzata un minimo di segnaletica per la fruibilità dell’area

Tanti sono stati i piccoli passi fatti in questi anni sul territorio grazie alla passione di tanti concittadini, professionisti e associazioni che hanno dato il proprio contributo alla crescita del patrimonio storico-archeologico della città. Una strada faticosa, tutta in salita, che oggi chiama tutta la cittadinanza a contribuire e rendersi responsabile.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.