Con il terremoto di mercoledí scorso, gli Italiani continuano a pagare un prezzo altissimo, in termini di vite umane, per la carenza di prevenzione, manutenzione e messa in sicurezza del territorio. Da qui inizia sempre il gioco tutto Italiano: indovina di chi è la colpa? Al primo posto, chiaramente, si trova madre natura che qualche volta è “matri amurusa” altre volte “matrigna tinta”.
L’Italia si sbriciola ad ogni terremoto e all’improvviso ci ricordano che siamo un paese a rischio sismico e… giú con le trasmissioni televisive con politici e studiosi che parlano di studi e ricerche sulla prevenzione e messa in sicurezza dei territori italiani, elaborati e perfezionati negli anni passati, dopo ogni tragedia, affinchè case e scuole, ospedali e palazzi istituzionali non venissero giú come quelle casette fatte con le carte da scopa!
Peccato che questi studi restino per l’ottanta percento dei casi nei cassetti degli uffici comunali e se proviamo a chiedere agli amministratori: perchè non si applicano queste disposizioni? La risposta spesso è la stessa da nord al sud… mancano i soldi! Ma non è sempre così. In atri casi i soldi c’erano e non sono stati spesi o, sono stati spesi male.
Oggi, come ieri, si dice sempre non è il momento delle polemiche. Giusto! Ma allora, quando si deve URLARE alle istituzioni, basta con le parole e avanti con i fatti? In una vecchia pubblicità si diceva: prevenire è meglio che curare. Aggiungo è anche meno dispendioso sia in termini economici che, quelli piú importanti, delle vite umane!
Oggi siamo ancora una volta qui a piangere i bambini, gli uomini e le donne di questo paese e io, non voglio fare polemiche sui morti, ma qualche cosa in questo paese è chiaro che ancora una volta non ha funzionato se, nella stessa notte, crollano una chiesa del 1600 e una scuola ristrutturata nel 2012 con modalità antisismiche.