ALCAMO. Doveva essere il fiore all’occhiello dell’artigianato e delle piccole e medie imprese del territorio alcamese, invece, l’area artigianale di contrada Sasi-Calatubo, si presenta sotto gli occhi di tutti in totale stato di degrado e di abbandono.
Marciapiedi e viali spartitraffico senza manutenzione, spazzatura di ogni tipo disseminata lungo il viale, illuminazione carente e assenza di una toponomastica o odonomastica adeguata. Il viale, ad esempio, non ha un nome identificativo e lungo la contrada diverse sono le denominazioni attribuite ad aree che distano pochi metri tra loro. Questo è lo stato dell’arte di un luogo pensato e voluto come il volano di sviluppo per l’economia alcamese. In questi mesi la condizione non è migliorata e nessun intervento in tal proposito è stato effettuato.
Molteplici sono stati gli inviti fatti alle precedenti amministrazioni, e adesso anche a quella nuova, sulle condizioni dell’area artigianale. Soluzioni che dovranno partire dall’individuare un piano generale di sviluppo, senza cadere nell’errore di escogitare piccole scorciatoie che non supereranno mai il problema. Un’altra sfida che la nuova amministrazione targata cinque stelle sarà obbligata ad affrontare se vorrà rilanciare le sorti della piccola e media impresa alcamese.