Creatività, un atteggiamento mentale più che una capacità

creatività-1Gente, non esiste un sentiero.

I sentieri si aprono camminando. 

Antonio Machado

Ancor più che una capacità, Linda Fisher Thornton ha preferito definire la creatività come un atteggiamento mentale, ovvero la volontà di rompere da modelli esistenti e consueti per introdurre qualcosa di nuovo, che sia al contempo utile e risolutivo. La creatività non è solo inventiva artistica, non è solo immaginazione, è piuttosto proprio azione concreta e voglia di provare nonostante il rischio del fallimento, da ogni prova si può apprendere qualcosa di nuovo e perfezionare la propria idea, la propria soluzione creativa.

La creatività va di pari passo con il pensiero divergente, quello che permette di trovare più soluzioni per un solo problema, senza che queste siano meno vere e probabili, è una risorsa che va valorizzata sin dalla più tenera età ma che purtroppo non sempre il sistema educativo contempla. Si tende spesso, anzi, a dare più importanza al pensiero convergente, quello che porta tutti gli individui a trovare le stesse soluzioni. La stessa scuola spesso prevede l’apprendimento più di quest’ultimo che del primo. Eppure incoraggiare il pensiero divergente, come complementare e non sostitutivo, è un modo per sviluppare la creatività appunto, per sostenere la capacità di vedere laddove non è consueto, alla ricerca di nuove soluzioni possibili che possono giovare a se stessi ma anche agli altri. Dall’ingegno e dalla creatività sono nate molte scoperte e invenzioni.

In tempi di crisi, l’arte di arrangiarsi, così come quella di crearsi modelli, lavori, spazi e soluzioni è ancor più risorsa da coltivare perchè è proprio quell’atteggiamento che può permettere di adattarsi alla situazione in modo nuovo.

A proposito proprio della necessità di coltivare questo pensiero e questa risorsa Andrew & Gaia Grant hanno individuato i sette killer della creatività, quegli aspetti che la uccidono lentamente fino a far dominare il conformismo assoluto: 1) il controllo eccessivo, occorre lasciarsi e lasciare andare perchè emergano spunti, idee…; 2) paura&ansia, preparano all’immobilismo e alla fuga, non sono certo d’aiuto ad un atteggiamento creativo; 3) Eccesso di pressione o di adrenalina, in un certo senso l’atto creativo è un atto di libera fantasia e azione, essere sotto pressione non aiuta; 4) isolamento e omogeneità, occorre aprirsi al nuovo, sentire altre campane, conoscere altri punti di vista, essere curiosi di scoprire e desiderosi di andare e vedere; 5) assenza di motivazione e passione, non si decide dall’oggi al domani di essere creativi in un dato ambito, ci deve essere un interesse arcaico, una passione profonda perchè ci si spinga alla ricerca del nuovo; 6) schemi di pensiero automatici, pregiudizi, no! Non aiutano affatto, sono l’esatto opposto della creatività; 7)pessimismo, partire già sconfitti non giova.

creatività torranceQuello qui accanto è il test di Torrance sulla creatività, che indica come persone diverse con gli stessi stimoli possono giungere a soluzioni altrettanto variegate, alcune delle quali piuttosto comuni, altre del tutto originali.

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.