Si è svolta, ieri, una riunione con i Sindaci ed il Commissario Straordinario del Libero Consorzio dei Comuni, presso i Saloni di Rappresentanza della Prefettura, che ha ha dato l’opportunità al Prefetto, Giuseppe Priolo di incontrare, a poco meno di un mese dal suo insediamento alla Prefettura di Trapani, i rappresentanti delle amministrazioni locali della provincia. All’incontro, inoltre, erano presenti i vertici delle Forze di polizia, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e i dirigenti della Prefettura.
Dopo i ringraziamenti ai Sindaci per la presenza e dopo aver sottolineato le enormi potenzialità sotto l’aspetto artistico, ambientale e paesaggistico di Trapani e di tutta la provincia, il Prefetto ha toccato gli argomenti che più caratterizzano il territorio.
Ha toccato temi come l’accoglienza e di conseguenza il tema dell’Hotspot di Milo come esempio di efficienza e quindi riconosciuto come eccellenza.
Naturalmente non poteva mancare riferimenti alla crisi economica e si aggiungono ad essa le pressioni e la presenza, talora asfissiante, della criminalità organizzata che “contende” alle Istituzioni, che ne sono titolari, il ‘controllo del territorio’.
Nella lotta alla criminalità un posto rilevante ce l’ha l’utilizzo efficiente dei beni confiscati alla criminalità organizzata, evidenziando come costituisca messaggio “devastante”, se un bene, dopo essere stato sottratto alla criminalità organizzata, venga mal gestito o addirittura , come talora avviene, lasciato in condizioni di abbandono e di degrado. Un tema, quello dei beni confiscati, oggi più che mai, di grande rilievo che deve fornire occasione per dimostrare, che lo Sato c’è, che lo Stato non crea disoccupazione laddove c’era lavoro, ma favorisce efficienza, sviluppo, sicurezza e occupazione, portando legalità laddove c’era il sopruso e l’illegalità.
Tale argomento ha consentito al Prefetto di rimarcare la necessità inderogabile di un rapporto di sinergia istituzionale con gli enti locali che serva anche, quando necessario, a sostenere ed aiutare a resistere a “pressioni”, a condizionamenti, a lusinghe palesi e occulte.
In un sistema che valorizza le autonomie territoriali, il prefetto si è detto convinto di dover svolgere quel ruolo di congiunzione e di coesione sul territorio , capace di raccogliere e interpretare, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, le esigenze e i bisogni delle singole comunità, per pervenire a soluzioni condivise, efficaci ed adeguate .
In tale ottica, il Prefetto, nella considerazione che il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è un organismo aperto, al quale debbono intervenire i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e, in primis, i Sindaci, ha comunicato che intende proiettare tale organismo anche sul territorio, con una sessione di Comitati itineranti, allo scopo anche di fare avvertire ai cittadini la presenza diretta, la vicinanza e l’attenzione delle Istituzioni alle specifiche problematiche di quel territorio o di quel particolare settore di attività.
Ha poi invitato i Sindaci a promuovere sempre di più l’impegno concorde e solidale di tutte le componenti sociali ed istituzionali e la capacità di fare sistema e di mettere insieme le energie per raggiungere scopi comuni.
Si è riferito in particolare riferimento alla possibilità di consorziare taluni servizi essenziali per la collettività, come le polizie locali, la gestione dei beni confiscati, la gestione associata delle gare d’appalto attraverso le Centrali uniche di committenza, promosse dalla vigente normativa, ma non sempre ancora attuate, la gestione associata di servizi di pubblica utilità.
Il Prefetto ha voluto con forza ribadire la necessità di operare insieme: i rappresentanti dello Stato ed i Sindaci, rappresentanti delle Comunità locali, che sono le prime e dirette articolazioni dello Stato sul territorio. Tale proposito è stato confermato dai rappresentanti delle forze dell’ordine, e particolarmente apprezzato dai Sindaci che hanno voluto dare ulteriori contributi alle tematiche trattate.
A sottolineare i benefici delle attività “consorziate” è stato il Sindaco di Trapani, invece i Sindaci di Marsala e di Pantelleria hanno espresso particolare apprezzamento per l’idea dei “Comitati itineranti”, il Sindaco di Alcamo ha auspicato incontri organici, non dettati da singole emergenze, mentre il Sindaco di Erice ha posto l’accento sulle carenze di personale, che accomunano tutti gli Enti e sulle difficoltà finanziarie e gestionali, anche in ragione dell’obbligo generalizzato del rispetto del patto di stabilità.
A conclusione dell’incontro il Prefetto ha comunicato che il primo Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica sul territorio si terrà a Marsala, teatro, nei mesi scorsi, dell’efferato omicidio del Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, Silvio Mirarchi.