I ragazzi del campo di Libera a Favignana ospiti di Casa Macondo incontrano le storie della riscossa contro Cosa nostra trapanese
Carmine (coordinatore campo Libera Favignana Casa Macondo), Marino (Libera France-Foggia), Federica (studente Foggia), Ludovico (ricercatore matematica Roma)e Cristina (studente Parma) , sono stati oggi a visitare il laboratorio di memoria e impegno del “Non ti scordar di me” a Pizzolungo, dove sono stati accolti dal giornalista Rino Giacalone, e poi presso la Calcestruzzi Ericina Libera dove hanno incontrato il presidente della cooperativa Giacomo Messina e l’ing. Gisella Mammo Zagarella, amministratore delegato della Calcestruzzi Ericina Libera e referente del presidio di Libera a Trapani “Gian Giacomo Ciaccio Montalto”. Un intenso pomeriggio che li ha portati a conoscere uno spaccato interessante della lotta sociale alle mafie. La strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985, l’impegno costruito per fare tornare al mercato libero l’impresa che fu del capo mafia di Trapani, Vincenzo Virga, e sopratutto sconfiggere il tentativo di Cosa nostra di far morire l’azienda, sono stati i temi portati a loro conoscenza. E’ stato un bel pomeriggio, hanno detto, per costruire meglio da domani la vita di impegno contro le mafie. Una giornata che è stata anche segnata dalle parole di Margherita Asta che da Parma per un paio di minuti telefonicamente ha parlato con i graditi ospiti. Nella stessa mattinata i ragazzi del campo Libera international hanno visitato il Palazzo di Giustizia di Trapani, incontrando il giudice Piero Grillo, presidente delle misure di prevenzione e i suoi colleghi Angelo Pellino e Samuele Corso, presidente e giudice a latere della Corte di Assise. “E’ stata – dicono – Una giornata incredibile abbiamo potuto toccare con mano una terra bellissima molto problematica, misteriosa, colpita da tanti dolori, incoerenze e maltorti. Una terra però dove ci sono tante persone che ogni giorno si battono per migliorarla, raccontarla e contrastare la mafia e tutte le sue malvagie espressioni”.