ALCAMO. Mostrano la loro preoccupazione, i consiglieri comunali dell’UDC, Messana e Norfo, in merito alla variante urbanistica approvata dal Comune di Partinico di istituire un’area per insediamenti artigianali-industriali al limite dei confini del Comune di Alcamo, lungo la SS.113. Per i consiglieri “tale nuova destinazione urbanistica rischi di consentire in futuro l’insediamento di possibili attività produttive nocive ed inquinanti”.
In effetti, se la zona venisse intaccata dal punto di vista ambientale, si rischierebbero ingenti danni alle colture agricole, sorgenti idriche e condotte di irrigazioni della diga Jato, presenti sul luogo. Ma non sarebbero le sole attività ad essere danneggiate, nella zona sono presenti diversi locali ristorativi e agrituristici.
“Inoltre – proseguono i consiglieri – la zona, si caratterizza per la presenza di locali adibiti a sale d’intrattenimento di particolare bellezza che oggi rappresentano un punto di richiamo per il banqueting e la ristorazione”.
Alla luce di queste motivazioni, attraverso una mozione, il gruppo consiliare dell’UDC chiede di “valutare la possibile interferenza tra la destinazione d’uso che oggi il Comune di Partinico vorrebbe dare alla zona, con il bacino imbrifero che alimenta le sorgenti Cannizzaro dalle quali il Comune di Alcamo attinge parte della propria dotazione idrica e sulle quali sta investendo notevoli risorse economiche, atteso tra l’altro che precise norme di legge regolamenta le distanze e le aree di interdizione di attività potenzialmente inquinanti, da aree e da siti sulle quali insistono sorgenti idriche”.
Se la mozione dovesse passare in consiglio, verrà dato mandato all’amministrazione di farsi promotrice di ogni attività istituzionale tesa a salvaguardare la salute pubblica dei cittadini alcamesi e la tutela del territorio.