CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Un viaggio durato 35 giorni, di cui 224 ore passate in sella alla sua bicicletta, per un totale di 3937 chilometri percorsi. È questo il bilancio dell’incredibile viaggio del castellammarese Antonino Como, che da Castellammare del Golfo ha raggiunto Santiago de Compostela in bicicletta.
Partito il 14 ottobre ha raggiunto Santiago il 17 novembre passando per tre Paesi (Italia, Francia e Spagna) e toccando le città simbolo della spiritualità cristiana. Un viaggio di fede in sella ad una bici.
Antonino, tornato proprio da pochi giorni, ha attraversato diverse regioni italiane, francesi e spagnole, fermandosi in diverse città, tra queste: San Giovanni Rotondo, Roma e piazza San Pietro in Vaticano, proseguendo per la Costa Azzurra, Nizza, Montecarlo, Montpellier, passando anche da Lourdes. Un lungo e difficile cammino tra le montagne italiane, francesi e spagnole, arrivando a percorrere fino a circa 32 mila metri dal livello del mare. Un’impresa che a Castellammare già definiscono “epica.”
Infatti Antonino Como fa parte del gruppo “Alcamo Team Ciclismo”, un gruppo di appassionati di ciclismo che da anni gira la Sicilia e non solo. “Per me sono come una seconda famiglia. Siamo un gruppo di circa quaranta amici di diverse età, tutti con la stessa passione”. “Quella di Nino è un’impresa incredibile, davvero. Siamo orgogliosi”– racconta un amico dell’Alcamo Team.
“Non credo di aver fatto qualcosa di sensazionale. – spiega il Signor Antonino Como ad Alqamah.it – Nella vita non bisogna mai porsi dei limiti perché niente è irraggiungibile, basta solo volerlo. Io sono una persona normale e credo che se ci sono riuscito io potrà farcela chiunque altro, perché nella vita tutto è nelle nostre mani. Ovviamente sono viaggi che vanno pensati ed elaborati nel tempo. Bisogna essere pronti fisicamente, mentalmente e spiritualmente.”
Antonino infatti è partito completamente solo, in compagnia della sua bici, fornito di tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare le insidie della strada. “Devi essere certamente un esperto in caso di problemi tecnici; quindi di riparare la bici in caso di guasti e soprattutto bisogna avere un buon senso dell’orientamento, specialmente se ti trovi, come è capitato a me, solo nel bosco senza un punto di riferimento (ride, ndr). Questo quindi implica una forte valorizzazione di sé e delle proprie possibilità. Il mio – continua – è stato un percorso di fede interiore, un rinnovamento spirituale personale. Tutti quelli che intraprendono il cammino di Santiago de Compostela lo fanno perché hanno dei problemi o semplicemente per un cambiamento spirituale interiore, affrontando con entusiasmo anche le peggiori fatiche. Io l’ho definito il “mio antico cammino”. Santiago – continua – è stato un pellegrino importantissimo nella storia della Chiesa e questo cammino ti permette di poter conoscere meglio lui e i più grandi Santi della storia. Un cammino che cambia la vita”.
Sempre concentrato sull’obiettivo, “perché la strada non permette distrazioni”, non ha avuto nessun problema: Zero imprevisti, zero intoppi “tranne due piccole cadute, ma niente di preoccupante. – sottolinea sorridendo – Ma sono convinto di una cosa: Non ero solo, evidentemente qualcuno avrà accompagnato il mio cammino.”
Un lungo viaggio ancora non metabolizzato: “Ancora non mi sono reso conto di quello che ho fatto. Sono tornato da pochi giorni. Fin da subito, e per tutto il viaggio, ho avuto il supporto della mia famiglia e degli amici. In futuro mi piacerebbe rifare magari un pezzo del cammino a piedi con la mia famiglia, perché è un’esperienza che cambia davvero la vita e segna profondamente.”
Un cammino, quello di Antonino, che sicuramente non si fermerà qua: “Ho già qualche altro viaggio in cantiere, ma preferisco non anticipare niente. Tra l’altro io sono tornato in aereo, ma la bicicletta, spedita separatamente, non è ancora arrivata. Speriamo arrivi presto.”