Condannati per la morte di un operaio

Calvaruso, Messana e Galbo per il giudice sono i responsabili della morte di Giuseppe Buturo

Il giudice monocratico del Tribunale di Trapani, Gianluigi Visco, ha ieri condannato per la morte dell’operaio Giuseppe Buturo, 62 anni, i tre imputati. Era il 31 agosto 2012 e l’operaio morì all’interno di un cantiere privato ad Alcamo nella zona di Sant’Anna, area della cosiddetta pedemontana, durante i lavori di costruzione di una villetta. Buturo fu travolto da una frana, subì gravissime ferite al torace e la frattura delle costole provocarono una asfissia purtroppo mortale. Il processo, cominciato nell’ottobre 2013 davanti al Tribunale ha visto imputati Mario Galbo, proprietario del terreno, Giuseppe Messana titolare dell’impresa che stava eseguendo i lavori e l’ingegnere Alessandro Calvaruso, responsabile per la sicurezza, peraltro ex consigliere comunale e assessore ad Alcamo. Per Calvaruso e Galbo la condanna è stata di 2 anni e 4 mesi, 16 mesi per Messana. Le accuse contestate vanno dall’omicidio colposo ad irregolarità circa l’applicazione delle misure per la sicurezza sul lavoro. I familiari della vittima, la vedova e la figlia, si sono costituiti parte civile. Il giudice a loro favore ha riconosciuto una provvisionale per oltre 200 mila euro.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.