TRAPANI. Stralciata la posizione dell’imputato alcamese Vincenzo Artale e rinviata l’udienza al prossimo 10 aprile. La Corte, vista l’ennesima istanza di differimento dell’udienza proposta dall’imputato Artale (per motivi di salute), ha disposto quindi lo stralcio della sua posizione, sarà così giudicato separatamente.
La Corte ha inoltre dato incarico al perito per le trascrizioni delle intercettazioni che inizieranno tra quindici giorni a Trapani.
Dalle deposizioni e dalle intercettazioni è emerso che Mariano Saracino, pur non facendo minacce esplicite, con la sua semplice presenza terrorizzava gli imprenditori edili costringendoli a rifornirsi di cemento dalla ditta amica (quella dell’Artale appunto) o a far lavorare imprese molto vicine a lui, utilizzando quindi i classici metodi mafiosi.
Prossima udienza fissata per il 13 marzo alle ore 9:30: sarà sentito il Ten. Blandina (nucleo operativo di Alcamo), Caleca Antonino, Parisi Vincenzo e Pipitone Francesco.
Nei giorni scorsi intanto il Gup del Tribunale di Palermo ha condannato Vito Turriciano, arrestato nella medesima operazione, a dodici anni di carcere per reati di mafia ed estorsioni.