Regolamento “Impianti Sportivi”. Critiche rivolte all’Assessore Saverino, che risponde…

Il Consiglio Comunale ha rinviato la discussione sul Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi di proprietà comunale, perché si è venuto a conoscenza della necessità del parere, anche se non vincolante, della Consulta dello Sport, ma questa è decaduta con la fine della Giunta precedente.

Per la maggioranza è intervenuta la Consigliera Melodia che ha affermato di essere venuta a conoscenza “il giorno prima della seduta del Consiglio Comunale” del fatto che per avallare il Regolamento, per abbreviare chiamiamolo “Impianti Sportivi”, era necessario il parere, non vincolante, della Consulta dello Sport (Art. 3 del Regolamento della Consulta dello Sport). “Questo parere – ha affermato Melodia – non è mai stato richiesto e quindi non riusciamo a comprendere come la proposta di deliberazione abbia avuto parere positivo mancando un passaggio propedeutico e indispensabile”.

Melodia inoltre ha dato notizia che in Commissione il responsabile allo sport Scalzo “ha evidenziato l’importanza della Consulta e che può dare pareri e suggerimenti per modificare il Regolamento”. Melodia ha sottolineato che Scalzo ha parlato solo della funzione della Consulta che “può dare pareri”, e non di parere obbligatorio, ma non vincolante.

Da qui la richiesta del rinvio.

L’intervento di Melodia è stato seguito da quello di Norfo (UDC), che ha ricordato all’assemblea che ad esprimere la necessità di modificare il Regolamento è stata l’Assessore Saverino, per fissare i criteri che riguardavano l’uso e la gestione degli impianti sportivi. Infine la Norfo “bacchetta” la maggioranza che si vuol prendere un merito non suo, cioé della venuta a conoscenza del Regolamento della Consulta e dell’Art. 3, invece si ha conoscenza di ciò per il Consigliere Cracchiolo del PD, che insieme a lei ha fatto una richiesta all’Ufficio di Presidenza e ha trovato questo Regolamento.

Poi è stata la volta del Consigliere Pitò di ABC-Alcamo Cambierà, che aveva preparato un emendamento dove si fa riferimento alla Consulta, e sottolinea  che visto che vive ad Alcamo sa dell’esistenza della Consulta, organo importante, per esempio nello stabilire i contributi, in questo caso Pitò afferma “invito l’Amministrazione a ragionarci su perché la brutta figura che abbiamo fatto tutti insieme, compreso il Consiglio Comunale, di non dare i contributi per il 2016 per lo sport, è clamorosa”. Pitò entra anche nel merito del Regolamento e afferma che “sui punti fondamentali il Regolamento è vuoto, quindi o mettiamo le linee guida, decidiamo noi Consiglio Comunale, oppure stabiliamo un meccanismo affinché, tramite la Consulta venga fuori questo ragionamento”.

Il Consigliere di Alcamo Cambierà, infine, pone l’attenzione su un “aspetto economico” del Regolamento: “Vogliamo o non vogliamo che dentro le strutture compatibilmente con l’attività agonistica venga anche attività che attira economia, che significa mostre fiere concerti, ecc. Se lo vogliamo non possiamo scrivere che il 10% dell’incasso va al Comune, perché se uno fa un concerto ad Alcamo dà di più  di quanto dà all’artista. Ci sono i comuni vicini che fiutano l’affare e cercano di attirare le manifestazioni nel proprio territorio. E’ eccessivo chiedere il 10% non dell’utile ma dell’incasso, ci sono manifestazioni che raggiungono il 5% o 10% di redditività e se lo prende tutto il Comune, non è possibile”.

Dopo Pitò è intervenuto Cracchiolo che ha chiesto cosa sarebbe successo se lunedì non si fosse accorto che esisteva un Regolamento della Consulta e in questo l’Art. 3. Dopodiché Cracchiolo evidenzia come l’opposizione non sia pretestuosa, ma dà il suo contributo serio e concreto, tanto che probabilmente senza questa scoperta – conclude Cracchiolo – “avremmo votato un atto che sfiorava l’illegittimità”.

Infine l’intervento di Caterina Camarda del gruppo ABC: ” Invito tutti a fare ammenda. La regolamentazione di tale settore era urgente, l’urgenza era stata posta dall’Assessore Saverino, purtroppo però i tempi saranno più lunghi”. ” Come si può arrivare a questo dopo che l’Assessore aveva fatto la richiesta urgente di un Regolamento, per affrontate le criticità del settore. Noi potevamo scoprirlo prima, ma l’Assessore poteva più di noi farlo interfacciandosi con gli uffici”.

L’Assessore Saverino con un comunicato ha risposto alle critiche a lei rivolte in Consiglio Comunale: “purtroppo durante il Consiglio non ho avuto modo di ribattere, ma voglio fare alcune puntualizzazioni. Sono stata accusata di non essere a conoscenza dell’art. 3 del regolamento della Consulta, nonostante abbia più volte avuto un confronto con l’ufficio preposto, rispetto alla documentazione che pensavo fosse sufficiente e necessaria per favorire il lavoro della Prima Commissione”. “Reputo questa mancanza, in ogni caso grave, e mi dispiace che anche i Consiglieri l’abbiano scoperta soltanto nella settimana dell’eventuale approvazione in consiglio del Regolamento, avremmo potuto così evitare di procrastinare ulteriormente l’entrata in vigore di un nuovo regolamento”. E continua l’Assessore “ho portato a conoscenza della Prima Commissione l’esigenza di modificare il Regolamento degli impianti sportivi, dopo aver incontrato, già fin dal mese di Luglio e fino a Settembre, tutti rappresentanti delle associazioni sportive presenti sul territorio, ascoltando le loro esigenze e perplessità. 

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.