Nella giornata di ieri gli agenti di Polizia della Divisione Anticrimine della Questura, insieme ai Militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani e della Compagnia dei Carabinieri di Marsala, hanno eseguito a Marsala e a Mazara del Vallo il sequestro anticipato di beni ai fini della confisca, per un valore stimato di circa 3 milioni di euro, nei confronti di Centonze Pietro, marsalese, classe ‘69.
Il Provvedimento ablativo è stato emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione su Proposta del Procuratore di Marsala e del Questore di Trapani per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale redatta ai sensi del Testo unico Antimafia in seguito all’analisi delle risultanze investigative acquisite dagli organi di polizia giudiziaria in ordine alle condotte criminali poste in essere da Centonze nel corso del tempo fino al periodo più recente.
Centonze è stato rilevato quale soggetto socialmente pericoloso, in quanto gravemente indiziato di appartenere a “Cosa Nostra” e legato alla famiglia mafiosa di Marsala.
L’uomo, infatti, era già stato tratto in arresto nel 2002 nell’ambito dell’operazione antimafia di Polizia “Progetto Peronospera”, ed è già stato condannato con sentenza definitiva della Corte di Appello di Palermo nel 2005 a due anni e sei mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reato di favoreggiamento aggravato per aver favorito la latitanza dei boss mafiosi Amato.
La pericolosità del Centonze si è manifestata anche, più recentemente, con il coinvolgimento nell’omicidio di due extracomunitari, Essid Alì e El Mabrouk Rafik, avvenuto il 3 Giugno 2015 a Marsala.
Per tale duplice omicidio, Centonze Pietro è stato tratto in arresto e condannato, insieme al cugino Centonze Domenico, con sentenza emessa il 16 settembre 2016 dal GIP presso il Tribunale di Marsala alla pena di venti anni di reclusione.
Pertanto, in questa prima fase, ai fini dell’applicazione della misura personale e patrimoniale, è stato ottenuto dal locale Tribunale Sezione Misure di Prevenzione il sequestro anticipato ai fini della confisca di n. 19 beni immobili, n. 7 beni mobili registrati, n. 4 imprese, n. 14 tra conti correnti e rapporti bancari di altra natura, per un valore complessivo, stimato in atti, di circa 3 milioni di euro.