Il bluff dell’energia green

Favignana: la Regione manda in archivio il progetto della nuova centrale elettrica a zero emissioni, “la Sea non ha mandato una sola carta”, si ritorna all’antico, alla centrale a gasolio

A Favignana, sono bastate due righe a firma del dirigente generale dell’assessorato regionale al Territorio per mettere fine ad un progetto che appena messo sulla carta aveva candidato l’isola capoluogo dell’arcipelago delle Egadi a diventare capofila di una nuova stagione di produzione energetica totalmente green, addirittura a livello europeo Un isola a zero emissioni, emission free Progetto però ora archiviato “per non avere seguito le procedure burocratiche”, e l’assessorato regionale al Territorio del Governo Crocetta, suo malgrado, è anzi pronto a nominare un commissario ad acta per riportare in Consiglio comunale il progetto di variante che serve a ristrutturare e mantenere l’inquinante centrale a gasolio. Delibera di variante che era stata ritirata dopo l’annuncio della ditta Sea, che gestisce da decenni la centrale, di voler fare altro. Favignana non riceve energia elettrica dalla terraferma, resta nel dimenticatoio un progetto pubblico per un cavidotto, sull’isola si produce autonomamente l’energia elettrica che serve a sostenere i servizi elettrici. La centrale di proprietà della Sea negli anni è spesso stata al centro di proteste da parte degli ambientalisti, oggi c’ è a Trapani un processo per inquinamento acustico, ci sono poi indagini in corso per inquinamento ambientale (gli scarichi della centrale hanno creato su una parte della costa dell’isola vere e proprie vasche di “acque calde”), a risolvere ogni cosa sarebbe stato il progetto proposto autonomamente dalla Sea la scorsa estate in occasione della prima edizione di Greening the Islands Italia: una nuova centrale ad alta efficienza energetica, in sostituzione di quella attuale, alimentata con pannelli fotovoltaici, risparmiando emissioni di CO2 in atmosfera per oltre cinquecento tonnellate. Ma oggi la Regione Sicilia con una lettera dello scorso 17 febbraio evidenzia che a parte la grande pubblicità fatta dalla Sea, la stessa società non ha prodotto un solo elaborato. “Favignana emissioni zero – dice il consigliere comunale Michele Rallo – è il fantastico progetto che ancora oggi capeggia sulla prima pagina del sito della Sea, ma nulla di tutto questo è stato mai portato in Consiglio comunale, solo power point di idee stratosferiche. Oggi la Regione riattiva il vecchio progetto, ed è preoccupante il silenzio che si sta facendo intorno. Altro che isola a emissioni zero, siamo dinanzi a comportamenti da coerenza zero”.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.