Favignana, La replica della Sea

Caso centrale elettrica , risposta al consigliere Rallo

Nei giorni scorsi dopo un nostro articolo abbiamo dato spazio al consigliere comunale di Favignana Michele Rallo che ha fatto il punto anche politico sulle vicende di ristrutturazione della centrale elettrica. Adesso la Sea , società titolare dell’impianto, ha chiesto di potere replicare. Pubblichiamo integralmente la nota.

LA RISPOSTA ALLE “RIFLESSIONI” DEL CONSIGLIERE RALLO DEL COMUNE DI FAVIGNANA

Alqamah, 22/03/2017

Siamo costretti a contestare vivamente le cosiddette “riflessioni” del consigliere Rallo appena pubblicate sul giornale Alqamah che ad una prima lettura appaiono perlomeno alquanto inesatte.Infatti:

  1. Sostiene il consigliere che la SEA abbia fatto dietro front sul programma esposto su Favignana Emissioni Zero, ma nello stesso tempo riconosce in premessa che la SEA ha chiesto, facendosene anzi promotrice in accordo con il Comune di Favignana, la sospensione dell’iter procedurale previsto dalle leggi regionali per l’esame di opere pubbliche di primaria importanza. Tale sospensione doveva portare ad una rivisitazione del progetto per consentire l’inserimento delle nuove energie rinnovabili e nel nostro caso dei pannelli fotovoltaici insieme ai sistemi di accumulo. Ed infatti così è stato. La proposta di variante sulla quale confrontarsi è stata puntualmente trasmessa agli uffici tecnici del Comune ed all’Assessorato per notiziarlo sull’andamento dei lavori conseguenti la richiesta di sospensione. Ma al consigliere purtroppo tutto questo non era noto almeno fino al mese di settembre quando lamentava ancora pubblicamente che SEA non aveva ancora presentato alcun documento costringendo SEA a smentire con lo stesso mezzo le dichiarazioni del consigliere invitandolo a recarsi presso l’ufficio tecnico del comune per rendersi edotto dello stato dei lavori precisando nello stesso tempo che così come risulta dagli atti del consiglio comunale non si trattava di un ritiro del progetto in itinere bensì di una sospensione ai fini di una futura rivisitazione per meglio cogliere gli obiettivi indicati; obiettivi che il consigliere ha la bontà di definire “idee stratosferiche”. Eppure si tratta di un progetto abbastanza semplice per chi sa leggere le carte. Partendo infatti dal presupposto che Il nuovo progetto della trasformazione deve consentire una transizione “virtuosa” verso gli obiettivi proposti (che non sono certo attuabili come se si trattasse di comprare un pacchetto di sigarette), SEA ha ipotizzato un percorso che, tenesse in conto le necessità di miglioramento delle condizioni ambientali complessive, di mantenimento della occupazione, di espansione delle attività economiche legate ai nuovi investimenti ed infine, e non ultimo, di non trascurare anche l’aspetto turistico.

  2. Per ciò che concerne l’aspetto produttivo che è l’aspetto più direttamente legato al progetto in itinere si è cercata la soluzione per l’espansione della produzione fotovoltaica sia con un impianto previsto nella nuova centrale (500 Kw) sia attraverso la promozione di quella distribuita nelle singole abitazioni (probabilmente altri 500 Kw entro il 2020 da triplicare entro il 2030). I beneficiari di questi interventi sono i cittadini come previsto dal DM ministeriale di incentivo alle isole minori non interconnesse. Per l’aspetto ambientale si sono ipotizzate alcune soluzioni abbattimento totale e di occultamento del manufatto in oggetto. Ancora una volta però dobbiamo rilevare che tutto ciò era stato già detto in dettaglio nei post sull’argomento pubblicati su Facebook e sul sito della SEA a fine 2016 e comunque ancora presenti per far sì che ancora oggi chiunque ne abbia voglia li possa leggere.

  3. Ma insiste il consigliere che il procedimento “riattivato” dalla Regione siciliana ci farebbe nuovamente ricadere nel “baratro dei combustibili fossili”. Domanda: chi glielo ha confidato? Certamente il consigliere non immagina che la presenza della produzione rinnovabile ha di per sé come conseguenza ineludibile la diminuzione della produzione tradizionale che guarda caso, per quello che via via ne residua, potrà essere sostenuta dai cosiddetti biocarburanti e che neanche questi si trovano dal tabaccaio e che hanno bisogno oltre che di trasformazioni meccaniche di un certo peso pure di infrastrutture specifiche e di autorizzazioni varie. Ed anche questo è un obiettivo del programma.

  4. Ci sorge un dubbio. Ma il consigliere ha mai letto il programma Favignana Emissioni Zero? Vorrebbe approfondirlo confrontandosi personalmente con chi lo ha definito per apportare utili idee di miglioramento?

  5. Ma ancor di più il nostro consigliere abbandona l’area di censore della cosa pubblica per invadere quella della legalità. Critica infatti anche l’operato della Regione siciliana abbandonandosi con sicurezza a valutazioni di legittimità sull’operato dei funzionari della Regione che hanno la precipua funzione di tradurre in pratica le indicazioni provenienti dal potere politico in aderenza alle leggi in vigore.

  6. Ma la cosa più stupefacente è la considerazione che il nostro consigliere ha dei dipendenti della Sea e probabilmente di tutti i dipendenti in genere. Li definisce “vittime dei padroncini che se li giocano come se fossero pedine della dama”. Credo che nella più ovvia delle ipotesi le “pedine” avranno qualcosa da ridire in proposito e con loro probabilmente i sindacati, ma su questo si vedrà. Sommessamente consiglieremmo di fare immediata e pubblica ammenda per ristabilire il più presto possibile la dignità personale e professionale di chi partecipa in modo non trascurabile alla vita economica del paese in generale e soprattutto dell’isola.

  7. Ed in tema di ammenda sarebbe forse il caso che qualcuno rileggesse con maggiore attenzione la documentazione alla quale si riferisce e le finalità che si propone il programma FAVIGNANA EMISSIONI ZERO che SEA sta portando avanti.

  8. In ogni caso comunque tutte le osservazioni sull’operato della SEA appaiono alquanto sterili e intempestive se si tiene conto che da qualche giorno l’Assessorato ha accolto l’istanza del Comune di Favignana precedentemente avanzata per la sospensione dell’iter di attivazione della decisione consiliare sul trasferimento della centrale in attesa dei tavoli tecnici istituiti per analizzare le varie ipotesi di soluzione del problema energetico di Favignana.

SEA società elettrica di Favignana spa

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