E’ stata formalizzata la costituzione della “Fondazione Giuseppe Gulotta”. Presso lo studio del notaio Stella Bartoletti dei Certaldo è stato pubblicato l’atto di costituzione della fondazione, che vede presidente lo stesso Giuseppe Gulotta, amministratori gli avvocati Baldassare Lauria e Pardo Cellini.
“Gulotta – spiega l’avvocato Lauria – fu assolto definitivamente nel 2012 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria dal reato di duplice omicidio dei carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, militari in servizio presso la casermetta di Alcamo Marina. Per quell’accusa Gulotta, unitamente a Giovanni Mandalà, Vincenzo Ferrandelli e Gaetano Santangelo furono condannati sulla scorta delle loro stesse confessioni e della chiamata in correità di Giuseppe Vesco. Il caso fu riaperto nel 2009 dalla Corte di Cassazione che accoglieva il ricorso degli avvocati Baldassare Lauria e Pardo Cellini, da lì i diversi processi di revisione, al termine dei quali tutti sono stati assolti per non aver commesso il fatto.
Giuseppe Gulotta – spiega Lauria – per quella condanna scontò 22 anni di carcere, Mandalà 19 anni, prima di morire per una malattia contratta in carcere. Tutti hanno ottenuto un risarcimento danni, e presto sarà citata in giudizio l’Arma dei Carabinieri per le torture inflitte ai quattro durante gli interrogatori. La strage di Alcamo Marina è allo stato avvolta nel mistero, alcuni collaboratori di giustizia hanno indicato i servizi segreti deviati dello stato quale responsabile dell’eccidio”.
Con parte del risarcimento Giuseppe Gulotta ha voluto, ora, costituire la fondazione che sarà dedicata alla tutela delle vittime della giustizia, assicurando i mezzi a coloro, che innocenti, sono stati ingiustamente condannati.
“E’ la prima fondazione del genere in Italia, negli Stati Uniti v’è analoga organizzazione, “Innocence Project “. – aggiunge il Direttore Generale della Fondazione l’avv. Baldassare Lauria – La Fondazione avrà sede in Firenze e Palermo e intende già portare avanti alcune battaglie civili per l’abolizione dell’ergastolo ostativo, ritenuto incompatibile con i principi costituzionali che disciplinano la pena, nonché per la codificazione del reato di tortura, in linea con gli altri paesi europei e in virtù dell’obbligo assunto dallo Stato nelle diverse Convenzioni Internazionali”.
Martedì pomeriggio, presso l’Aula magna della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, Giuseppe Gulotta parteciperà ad un seminario sulla revisione, nel quale è prevista la relazione dell’Avv. Baldassare Lauria e del prof. Giuseppe Di Chiara.