Fazio e il ritorno

Oggi pomeriggio Consiglio comunale a Trapani, si discute del reintegro dell’ex consigliere…tra tanti dubbi

L’ex sindaco Fazio ne è convinto, oggi pomeriggio il Consiglio comunale di Trapani voterà favorevolmente il suo reintegro dopo la sentenza del Tribunale Civile di Trapani resa lo scorso 14 aprile. Ieri l’on. Fazio ne ha dato annuncio: “Tra i punti all’ordine del giorno della seduta di domani pomeriggio, convocata alle 18.30, il presidente del consiglio Giuseppe Bianco ne ha dovuto fare aggiungere uno urgente, Reintegrazione nella carica di consigliere comunale di Girolamo Fazio ex ordinanza 69/2017 del Tribunale di Trapani». Effetto della sentenza del Tribunale di Trapani, datata 13 aprile 2017, che ha accolto le ragioni di Fazio dichiarando insussistente la causa d’incompatibilità di cui alle delibere comunali nn. 174 del 19 dicembre 2000; 167 del 23 gennaio 2017; 29 del 13 febbraio 2017 votate dalla maggioranza consiliare per una “presunta incompatibilità” (inesistente!!) derivante dalla causa pendente tra Fazio e l’ex Presidente dell’Atm Vito Dolce (causa sulla quale, all’epoca del voto consiliare, già il tribunale di Trapani si era pronunciato a favore di Fazio rigettando le pretese di Dolce)”. Fazio è certo: “Il giudice ha spiegato con estrema chiarezza che questa amministrazione comunale non aveva neppure titolo per costituirsi in giudizio, laddove si legge nella sentenza del 13 aprile scorso: deve, pertanto, affermarsi che il Comune non risulta titolare di alcun interesse che possa trovare tutela innanzi al giudice ordinario”. L’on. Fazio ne ha approfittato per rilanciare una sua dichiarazione: “Il tribunale ha reso giustizia rimuovendo una soverchieria politica posta in essere da alcuni soggetti che invece di contrastarmi lealmente hanno scelto il percorso della strumentalizzazione senza neppure essere all’altezza di architettare giuridicamente la trappola che avevano immaginato. Spiace che molti consiglieri comunali si siano prestati a questo sporco gioco, mortificando l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano”. Partita chiusa? Lo deciderà il dibattito e il voto dell’aula. Ma ci pare che non tutti gli elementi per il reintegro sono perfettamente allineati, a cominciare dal fatto se va ritenuta esecutiva o meno una sentenza che a rigor di legge è appellabile. Anche se ad oggi, va riconosciuto, né l’amministrazione comunale né altre parti (la prima dei non eletti Aurora Ranno per esempio che ha sostituito Fazio in aula) hanno fatto cenno di un eventuale appello. Non sono pochi i dubbi che da ieri e ancora in queste ore circolano negli ambienti politici e negli ambienti di un Consiglio comunale che si appresta peraltro a vivere le ultime ore di vigenza in vista del voto del prossimo 11 giugno. Il Consiglio comunale è prossimo alla decadenza e da qui al voto di giugno resterà in carica per gli adempimenti urgenti che eventualmente potranno determinarsi. Il Tribunale Civile ha indubbiamente riconosciuto al ricorrente Girolamo Fazio quello che lui ha messo in evidenza. Ma nelle motivazioni è lo stesso Tribunale a dire che non è nei suoi poteri annullare le delibere consiliari con le quali Fazio è stato ritenuto incompatibile per via del contenzioso oggi pendente dinanzi ai giudici di appello e nel quale è stato chiamato dall’ex presidente dell’Atm Vito Dolce, che, lo ricordiamo, chiede un riconoscimento di danni in sede civile per via della sentenza penale con la quale Fazio è stato ritenuto colpevole di tentata violenza privata, sentenza passata in giudicato oramai da qualche tempo. E quindi: come si fa a reintegrare Fazio senza revocare le delibere che lo hanno dichiarato incompatibile? E la proposta di delibera di reintegro che certamente dovrà contenere questa revoca, può davvero dichiarare questa revoca? Sembra che di tutto questo né è convinto il segretario generale del Comune. Va ricordato infatti che il Tribunale civile infatti ha dichiarato inammissibile la domanda (del ricorrente Fazio ndr) di annullamento delle delibere “esulando dalla giurisdizione del giudice adito per il presente giudizio”. Insomma il Tribunale Civile non può cancellare le delibere consiliari con le quali il Consiglio comunale ha dichiarato incompatibile l’on. Fazio. La competenza è del Tribunale Amministrativo Regionale, il Tar. E in effetti per questa ragione c’è un giudizio che prende dinanzi al Tar che peraltro non ha concesso la richiesta sospensiva ma non ha ancora depositato la sua decisione. Nella sentenza del Tribunale Civile di Trapani si coglie una circostanza di non poca rilevanza: i giudici hanno accolto infatti il ricorso dell’ex sindaco Fazio ritenendo  che lo stesso ha rimosso le responsabilità in solido del Comune, presentando una fideiussione, assunta da Fazio il 7 aprile e consegnata al Tribunale il 12 aprile, quindi in periodo ampiamente successivo alle deliberazioni (fino al voto consiliare Fazio si era limitato ad assumere su di se con una semplice scrittura privata le responsabilità dell’eventuale risarcimento, comunque respinto in primo grado, a favore dell’avversario Dolce). Quindi quando il Consiglio comunale ha votato l’incompatibilità non aveva alcuna ragione valida, la fideiussione, per non farlo. Fideiussione che probabilmente adesso dovrà essere portata a conoscenza anche del Consiglio comunale. Insomma si prevede per oggi pomeriggio una seduta consiliare carica di tensione, il Consiglio comunale, non certo tra i migliori degli ultimi tempi,  probabilmente saluterà la città con i “botti”, gli stessi con i quali già forse da oggi pomeriggio si cancellerà il garbo con il quale finora si è distinta la campagna elettorale.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.