Giornata Ecologica tra le polemiche, scuola non partecipa: “Incontro politicizzato”. Fundarò: “Un fatto gravissimo”. VIDEO

ALCAMO. Si è svolta ieri pomeriggio la prima giornata Ecologica voluta dall’Associazione ambientalista “ECO!” presieduta da Massimo Fundarò. Durante l’incontro si è parlato dell’importanza di una corretta raccolta differenziata e soprattutto della delocalizzazione della distilleria Bertolino di Partinico e quindi della possibilità di un inceneritore “a due passi” da Alcamo.

Ma la giornata Ecologica è iniziata già dal mattino con l’Eco-nuotata nella Riserva Naturale Orientata dello Zingaro in cui Enzo Favoino, coordinatore scientifico di Zero Waste Europe, ha nuotato per circa 5 chilometri da Cala Capreria alla spiaggia di Guidaloca al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità ambientale. Alla manifestazione era prevista la presenza di un gruppo di studenti dell’Istituto superiore Mattarella-Dolci di Castellammare del Golfo che all’ultimo minuto hanno deciso di non partecipare.

La decisione della Dirigente Loana Giacalone ha acceso la polemica: “Questa mattina – ha spiegato Massimo Fundarò – è avvenuto un fatto gravissimo: la dirigente dell’istituto Mattarella-Dolci di Castellammare del Golfo ha impedito ai propri studenti di partecipare alla manifestazione legata all’ambiente “Prima giornata ecologica del Golfo” per paura di ritorsioni da parte dei vertici della Distilleria Bertolino, con cui l’istituto ha legami legati ai progetti di alternanza scuola-lavoro.”

“È preoccupante – spiega Fundarò – e grave che una dirigente, che dovrebbe sempre e comunque privilegiare la propria funzione educativa e di esempio, abbia abdicato a questi doveri, cedendo, probabilmente, al timore di una ritorsione da parte della signora Bertolino e della sua azienda, presso cui gli alunni dell’istituto tecnico Mattarella-Dolci svolgono gli obblighi della scuola-lavoro. La “Eco-nuotata” dello Zingaro, a cui i ragazzi avrebbero dovuto partecipare stamane come spettatori, aveva una generica funzione di testimonianza a favore dei temi ambientali, il convegno del pomeriggio, invece, era incentrato sull’importanza del riciclo a sfavore dell’ipotesi di costruire inceneritori o di dislocare l’azienda Bertolino, ad alto impatto ambientale, nei pressi di Alcamo e Castellammare, zone di particolare pregio e attrattiva turistica. È evidente che anche solo la vicinanza dei due eventi e l’eco di quello che è stato detto oggi (ieri per chi legge, ndr) è bastato a scoraggiare la dirigente e a farla ritornare sui propri passi, revocando l’autorizzazione già concessa. Ci dispiace per i ragazzi e per la brutta pagina di “scuola” che hanno vissuto oggi”.

Nel pomeriggio al convegno dal titolo “Sì al riciclo, No agli inceneritori” hanno partecipato alcuni sindaci del comprensorio, i comitati contro la costruzione dell’inceneritore di C/DA Falconeria, le associazioni ambientaliste regionali ed esperti del settore con cui si è discusso della costruzione dell’inceneritore di Contrada Falconeria. Presenti tra gli altri il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola, il Sindaco di Alcamo Domenico Surdi e Mimmo Fontana, della direzione nazionale di Legambiente ed assessore all’Ambiente del Comune di Agrigento.

Enzo Favoino ha raccontato della sua nuotata, tra le meduse, illustrando la situazione della gestione dei rifiuti, mostrando i numeri della produzione in Europa, in Italia e in Sicilia, soffermandosi sulla politica a “rifiuti zero” e sui Comuni che hanno aderito. “In Sicilia – ha spiegato Favoino – la percentuale cresce, ma ancora non basta.” Favoino ha inoltre sottolineato l’inutilità degli inceneritori: “Non è un problema ideologico, ma di funzionalità e opportunità”.

A concludere il dibattito i Sindaci, Mimmo Fontana e l’Onorevole Pippo Civati.

In merito alla polemica abbiamo raggiunto la dirigente Loana Giacalone che ha spiegato: “Quanto asserito dimostra la totale malafede di una persona che, presentandosi a questa istituzione scolastica per una richiesta di disponibilità, ha totalmente tradito la fiducia accordata. Non credo che una scuola che ha dimostrato e continua a dimostrare ogni giorno una sensibilità, legata peraltro al proprio profilo istituzionale, ai temi dell’ecologia, del turismo e dello sviluppo ecosostenibile, che oggi giorno lavora sul campo per inculcare ai propri studenti la volontà di vivere con consapevolezza l’appartenenza al proprio territorio, debba spendere parole a difesa di se stessa. Cionondimeno, – ha dichiarato la dirigente Loana Giacalone –  l’accusa di subire ripercussioni e “ritorsioni da parte dei vertici della distilleria Bertolino”, mi spinge ad intervenire duramente allo scopo di mettere un freno alle polemiche. La scuola è stata inviata a dare il suo supporto tecnico e logistico alla traversata ecologica prevista per giorno 28 aprile e come da comunicazioni scritte veicolate a questa Dirigenza dallo stesso Fundarò, i termini della partecipazione erano legate ad un percorso che legava le sue attività in senso generico alle tematiche ambientaliste, totalmente sposate dall’istituto che, lo ricordo, ha tra gli altri, un indirizzo Tecnico in Biotecnologie ambientali e sanitarie, legato, attraverso laboratori super attrezzati, alla studio e alla salvaguardia dell’ambiente, e che collabora con la Distilleria in convenzione di Alternanza Scuola Lavoro, e tra gli altri, un indirizzo Tecnico Turismo che si occupa di promuovere, insieme all’indirizzo Trasporti e logistica, i territorio e le sue bellezze paesaggistiche e culturali. I Ragazzi dell’indirizzo Trasporti e logistica avrebbero dovuto accompagnare con la barca dell’istituto la traversata e tutto era stato preparato per essere già pronto stamane ad apertura dell’attività, che peraltro vede lo stesso nuotatore Favoino relatore al convegno strettamente legato all’evento. Stamane (ieri per chi legge, ndr) apprendo, proprio mentre i miei ragazzi erano pronti a partire, – conclude – che al titolo del convegno previsto ad Alcamo si è aggiunto un sottotitolo, che sembra essere il nucleo fondante dell’incontro, che, a mio parere, è fortemente politicizzato ed orientato ad uno scontro forte e polemico con la distilleria Bertolino, scontro che non rappresenta l’istituto e che è stato volutamente nascosto dalle comunicazioni ed accordi presi. Ci si riserva, laddove, le accuse, che si reputano solamente strumentali, lanciate da Fundarò, dovessero continuare, ad adire a vie legali”.

Guarda l’intervista a Massimo Fundarò:

 

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.