TRAPANI. Arriva il commento del segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona a seguito dell’operazione dei Carabinieri “Visir” che ieri ha portato all’arresto di 14 fiancheggiatori del latitante castelvetranese Matteo Messina Denaro. “Il settore degli appalti pubblici e privati – spiega – continua a essere il centro degli interessi criminali della mafia e la principale fonte di business di Cosa nostra e dell’economia degli affiliati. Per scardinare un sistema che tiene in ostaggio una provincia, ostacolandone lo sviluppo economico e frenandone l’occupazione, è indispensabile vigilare attentamente anche sulle pubbliche amministrazioni facendo emergere eventuali connivenze e convergenze con il sistema mafioso”.
L’operazione “Visir” ha fatto emergere come al centro delle diatribe tra gli affiliati alla decina di Petrosino e Strasatti ci sarebbe stata anche la spartizione di appalti pubblici.
“La fitta rete che tutela gli affari del latitante Matteo Messina Denaro – dichiara il segretario Cutrona – dimostra, ancora una volta, la ramificazione della mafia nel territorio trapanese e i conseguenti interessi nell’ imporre e dettare le regole all’interno dei settori economici e produttivi a scapito della crescita e dello sviluppo. L’auspicio a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e dell’intera provincia – conclude – è che, dopo gli arresti dei fiancheggiatori che si susseguono da anni, il cerchio si chiuda con la cattura del latitante castelvetranese”.