Il gip Gaeta ha interrogato il vice presidente della Commissione antimafia ai domiciliari per corruzione, la decisione sulla conferma della misura è questione di ore
Un lungo interrogatorio quello al quale il gip del Tribunale di Palermo Marco Gaeta ha sottoposto il parlamentare regionale ed ex sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, vice presidente della commissione antimafia regionale e candidato per tornare a fare il primo cittadino a Trapani. L’on. Fazio ha risposto alle domande ed avrebbe presentato diversi documenti che a suo dire dimostrerebbero l’inesistenza di alcun reato di corruzione. L’interrogatorio si è tenuto oggi a Palermo ed ha fatto seguito agli interrogatori degli altri due protagonisti di questa vicenda, l’armatore della Liberty Lines Ettore Morace e di Giuseppe Montalto, segretario particolare dell’assessore regionale alle Infrastrutture, il senatore Giovanni Pistorio. L’on. Fazio assieme al suo difensore ha poi fatto ritorno ai domiciliari a Trapani. Il difensore non ha chiesto la revoca del provvedimento della misura cautelare, pare confidando sulla decisione che comunque il giudice, al di là della richiesta della difesa, deve prendere in casi del genere e per l’on. Fazio la decisione forse già potrebbe arrivare entro le prossime 24 ore. E nello stesso termine forse anche la decisione relativa alla conferma o meno della misura cautelare per Morace e Montalto. Sembra poi che l’indagine sulla presunta corruzione che vede protagonista l’on. Fazio passi completamente per competenza alla Procura di Trapani. Le accuse rivolte a Fazio toccano parecchio anche il fronte della campagna elettorale in corso. Le intercettazioni infatti hanno svelato un ruolo esercitato dall’armatore Ettore Morace per fare alleare l’on. Fazio con il deputato centrista Mimmo Turano, tanto che la moglie al telefono parlando con il marito lo scherniva perché in giro aveva sentito dire che “si era fidanzato con Turano” e Fazio rispondeva quasi dicendo che non aveva potuto farne a meno perché la richiesta arrivava da Morace. Tra le intercettazioni anche il caso delle spese tipografiche che Fazio avrebbe sostenuto per le elezioni amministrative e la cui fatturazione doveva essere rimessa alla Liberty Lines, in soldoni 10 mila euro, come se si trattasse di materiale utile alla società armatrice. Intanto dal 6 giugno in Procura a Palermo cominceranno gli interrogatori degli indagati eccellenti come il Governatore Crocetta, l’ex sottosegretario Vicari, l’armatore messinese Franza. I magistrati palermitano pare stiano scavando attorno ad altri affari, la scalata del gruppo Siremar da parte dell’alleanza Morace-Franza, la spartizione del monopolio della navigazione nel mare siciliano. Scenari particolari dove in gioco sono stati milioni di euro.