Dopo l’interrogatorio dell’ex sindaco di Trapani nessun provvedimento di revoca della misura è stato notificato. Nuova guida per Liberty Lines
Il gip Marco Gaeta pare intenzionato a confermare le tre misure cautelari emesse nell’ambito dell’indagine “Mare Monstrum”. C’era sopratutto molta attenzione per la posizione del vice presidente della commissione antimafia regionale, il deputato Mimmo Fazio, arrestato per corruzione dai carabinieri nella mattinata di venerdì scorso dai carabinieri mentre si apprestava a rientrare a Trapani da Brescia, dove la sera prima aveva assistito, assieme all’armatore e patron del Trapani Calcio, Ettore Morace (finito in cella per la stessa inchiesta coordinata dalla dda di Palermo) alla partita debacle dei granata, sconfitti e retrocessi dalla serie B, e dove nell’occasione l’on. Fazio pare essere stato ospite del prefetto di Brescia , il trapanese Valerio Valenti, che proprio 48 ore addietro è stato trasferito dal Governo dalla blasonata città leonessa d’Italia a Brindisi dove continuerà a svolgere le funzioni di prefetto. L’on. Fazio quindi, allo stato, dovrà continuare la sua campagna elettorale dagli arresti domiciliari. Fino a ieri sera infatti dal suo entourage nessun segno su un possibile ritiro della candidatura. Anzi. In un comunicato la compagine Fazio ha confermato che la competizione elettorale continua: “È in queste ore di difficoltà, con Girolamo Fazio momentaneamente impossibilitato a partecipare alla campagna elettorale, che facciamo quadrato attorno al nostro progetto politico che abbiamo costruito con tutti i candidati”. Alcuni candidati e sostenitori però hanno fatto marcia indietro, come per esempio ha fatto l’avv. Vincenzo Maltese a capo dell’associazione Codici. Precisa la reazione offerta alla cittadinanza trapanese: “Sorprende come alcuni stiano cedendo, per opportunismo elettorale, alle pressioni di quanti hanno già condannato Girolamo Fazio, a prescindere dal pronunciamento dei giudici. Questa mancanza di coraggio deriva dall’assenza di una riflessione politica matura, dalla insufficiente fiducia nelle proprie capacità, da piccoli egoismi personali, dallo scoramento, dalla palese inadeguatezza a sostenere il carico di responsabilità nei confronti dei cittadini. Quali che siano le ragioni, pur rispettabili, non possono essere condivise da chi, al contrario, in ogni singola lista, sta moltiplicando gli sforzi per mantenere salda la barra in direzione del progetto originario spinto da tanti cittadini trapanesi, che proprio in queste ore, con più equilibrio e fiducia, rispettosi anche dei tempi della giustizia, ci invitano a non mollare e a continuare la campagna elettorale”. Sindaco dal 2001 al 2012, Fazio in vista delle amministrative dell’11 giugno ha formalizzato la sua candidatura a sindaco, stringendo una alleanza con l’Udc dell’on. Mimmo Turano, un accordo che a leggere l’ordinanza del gip Gaeta sarebbe nata proprio sulla spinta dell’armatore Ettore Morace. Conferma della inesistenza di alcun provvedimento di revoca della misura cautelare è arrivata anche dalla difesa del parlamentare. Proprio sul fronte della compagnia armatrice dei Morace, la Liberty Lines, si è saputo ieri sera che è stato nominato un nuovo amministratore delegato, ancora un Morace, Gianni. Mentre sul fronte dell’alleanza armatoriale tra i Morace e il messinese Franza, anche lui indagato nell’indagine, circola un documento con il quale i due gruppi smentiscono l’esistenza di attriti come rappresentati nell’ordina del gip Gaeta, “andiamo d’amore e d’accordo” la sintesi del documento. Ai domiciliari sempre per la stessa indagine si trova sottoposto anche Giuseppe Montalto, segretario particolare dell’assessore regionale alle Infrastrutture. Anche lui come Morace e Fazio è stato sentito dal gip Gaeta.