Conclusa attività di Polizia Giudiziaria nei giorni scorsi dai militari della locale Capitaneria di porto e della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo finalizzata alla repressione di attività di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
L’operazione, scattata all’alba di martedì 30 maggio, ha visto impegnati simultaneamente uomini e donne di entrambi i Comandi, dispiegati nelle Province di Trapani e Palermo, nell’esecuzione di tre provvedimenti di fermo nei confronti di altrettanti soggetti indiziati dei delitti connessi all’immigrazione clandestina di quattordici cittadini extracomunitari sul territorio nazionale.
L’attività era stata avviata lo scorso 11 maggio al termine delle operazioni di soccorso coordinate dalla Sala operativa della Guardia Costiera di Mazara del Vallo in favore di un’imbarcazione da diporto con tre persone a bordo che aveva segnalato via radio dapprima un’avaria al motore e successivamente la presenza a bordo di quattordici naufraghi recuperati in mare da un gommone che si era dato alla fuga mentre era in navigazione a circa 10 miglia dal porto di Mazara del Vallo.
Sul punto veniva inviata la motovedetta CP SAR 850 la quale, nonostante le proibitive condizioni del mare in corso, che tra l’altro avevano causato per ben due volte la rottura dei cavi utilizzati per il rimorchio dell’unità, riusciva a trarre in salvo tutte le persone in pericolo, conducendo le stesse in porto dove era stata attivata la macchina organizzativa prevista nel caso di sbarco di migranti sul territorio.
Nelle fasi successive al soccorso, l’attenzione dei militari si concentrava sulle dichiarazioni rese dai tre membri dell’equipaggio che fornivano una ricostruzione dei fatti quantomeno sospetta sia alla luce di quanto affermato dagli stessi che in relazione alle cattive condizioni meteo marine presenti durante la traversata.
Pertanto, venivano fin da subito avviate le attività investigative in stretta sinergia tra la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e la Capitaneria di porto di Mazara del Vallo sotto il costante coordinamento dell’Autorità Giudiziaria di Marsala. Le indagini, svolte anche mediante l’utilizzo di strumentazioni tecniche in uso alla Guardia di Finanza, consentivano ai militari di sostenere nei confronti dei tre l’ipotesi di reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e tentato naufragio, circostanze avvalorate anche dall’attività investigativa posta in essere da Finanzieri e Guardia Costiera che appuravano l’organizzazione a monte del viaggio.
Le persone sottoposte a fermo sono un cittadino Italiano, Gaspare Gullo di anni 47, residente a Mazara del Vallo, e due cittadini Tunisini tra cui una donna, Ben Salem Sarra di anni 21 e residente a Marsala, ed un uomo, Ammar Nejib di anni 47 e residente a Campofelice di Fitalia (PA). Sequestrata anche l’imbarcazione utilizzata per il viaggio sulla quale sono state rinvenute diverse stecche di sigarette e bevande con scritte in arabo.
Dopo l’esecuzione dei fermi, all’esito degli interrogatori di garanzia degli indagati, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto l’obbligo di dimora a Mazara del Vallo per il Gullo, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per la Ben Salem Sarra e la custodia in carcere per Ammar Nejib.