Si è concluso in serata il processo presso la Corte d’Assise di Trapani a carico di Aminta Altamirano Guerrero, la donna messicana che viveva ad Alcamo, accusata di aver ucciso suo figlio Lorenz Renda nel 2014.
La condanna inflitta alla donna è di 24 anni di reclusione per il “delitto di omicidio pluriaggravato” del bambino di 5 anni trovato morto nel suo letto la notte tra il 13 e il 14 luglio del 2014 nell’appartamento di via Amendola ad Alcamo, in cui viveva proprio con la madre.
Aminta Altamirano Guerrero, 35 anni, unica imputata del processo, venne inizialmente imprigionata, su richiesta al Gip del sostituto procuratore di Trapani Sara Morri, nel carcere San Giuliano, per poi essere trasferita al Pagliarelli di Palermo, dallo stesso giorno in cui il piccolo venne trovato morto.
L’accusa, rappresentata in aula dal PM Antonio Sgarrella, ha sempre sostenuto che a uccidere il piccolo sia stata proprio la madre, attraverso una dose letale di amitriptlina, contenuta nel Laroxyl, farmaco antidepressivo assunto in quel periodo dalla donna. Per gli inquirenti la donna avrebbe poi voluto suicidarsi insieme al proprio figlio.