Incomprensioni o tensioni dentro il Partito Democratico di Alcamo? Una domanda lecita dopo una nota stampa del capogruppo del PD in Consiglio Comunale, che pubblichiamo per intero:
“Come capogruppo del PD mi sento in dovere di indicare sia le cose buone e quelle che fanno male al partito, poiché credo che un’autocritica sia alla base di un ottimo lavoro.
Chiedo quindi a tutti i componenti della segreteria cittadina e del direttivo del circolo, per quali motivi accade che a volte ci sia uno scollamento tra ciò che accade in consiglio comunale e ciò che accade nell’organizzazione interna del partito, (vedi anche l’eventuale collegamento con i gruppi consiliari di opposizione con i quali non si è mai aperto un dialogo ufficiale anche quando si è trattato la scelta di votare il segretario nel consiglio di presidenza) dove spesso avviene che le decisioni vengano prese in maniera non unitaria e soprattutto senza comunicazione tra alcuni componenti stessi, con un esito sicuramente non chiaro e negativo per tutti.
In un partito che si sta rinnovando e che ha attraversato momenti difficili, primo fra tutti la campagna elettorale dell’anno passato, dove il nostro ingresso ha portato novità e aria fresca, mi chiedo se questa modalità non sia deleteria per tutti, ma fondamentalmente per la nostra città.
Infatti credo che, la comunicazione sia fondamentale e soprattutto l’unità, non solo per il partito stesso ma soprattutto per la coesione interna. Fare opposizione significa essere diretti e chiari non solo con i partiti contrari ma anche con il proprio partito, poiché il nostro dovere è quello di fare un’opposizione controllata e con proposte adeguate, sulla quale i nostri cittadini possano contare, contro questa attuale maggioranza che sta solo facendo una grande confusione”.