Ballottaggio Trapani, attacco del leader 5 Stelle, il Pd non le manda a dire
Il capo dei pentastellati, Beppe Grillo, prende posizione sul voto del secondo turno a Trapani e lo definisce «un ballottaggio fake». Grillo invita i trapanesi a «non andare a votare».«Queste – scrive Grillo – non sono elezioni, non è votare questa roba qui. Avete già fatto troppo con il 59 per cento al primo turno, c’erano Fazio e Savona, il primo era in vantaggio ma si è ritirato (problemi con la giustizia che si era dimenticato?) e Savona, quello di centrosinistra con il simbolo del Pd affiancato da mulini a destra e sinistra». Beppe Grillo ha parlato scrivendo sul suo blog: «Non potete andare dietro a questi giochetti, vi chiedono di essere in almeno il 50 per cento perché vinca l’unico che è rimasto, fa il ballottaggio con la palla a muro… se la gioca da solo e ha paura di se stesso». Come così evidenzia il cronista di Repubblica, Claudio Reale, il leader del Movimento 5 Stelle storpia il nome di Antonio D’Alì, candidato di Forza Italia e Psi, arrivato terzo e ribattezzato “Calì”: «Non so più qual è dei due, uno con obblighi di dimora per D’Alì c’è una richiesta della Dda pendente presso il Tribunale di Trapani ndr) e l’altro che viene da casa, ma dai domiciliari (Girolamo Fazio, ai domiciliari dal 19 maggio al 3 giugno ndr)». «Aghi della bilancia – scrive ai trapanesi – soppesate bene il vostro ruolo in tutto questo: nessuno! State a casa, diamine! Mi appello al vostro senso della decenza e vi prego, mi rivolgo a tutti gli elettori: questo non è un voto, è l’autopsia del cadavere di una democrazia marcia. Siete elettori e non dei dissotterratori di mostruosità».
«Grillo eversivo specula su pelle dei Trapanesi, gioca la sua partita devastante ai danni dei cittadini solo per fare gli interessi del M5S e soffiare sul fuoco dell’antipolitica e contro le istituzioni». Lo dice la senatrice del Pd Pamela Orrù commentando l’appello a non votare, domenica prossima a Trapani, per il solo candidato sindaco rimasto al ballottaggio che il leader del Movimento 5 stelle ha lanciato. «Quello che Grillo omette nel suo appello eversivo a non votare, infatti – aggiunge l’esponente del Pd – è che in quel caso tutto andrebbe in mano ad un commissario, costretto a svolgere solo l’ordinaria amministrazione. In soldoni, il Comune di Trapani non verrebbe governato ma si gestirebbe solo l’ordinario, a tutto danno dei Trapanesi. Noi diciamo, invece, di andare a votare, e di votare in tanti, perché in gioco c’è il futuro della nostra città.Partecipare attivamente alle elezioni – conclude la senatrice Orrù – è un diritto ed un dovere e democrazia non è una parolaccia, come sostiene Grillo, che pensa all’uomo solo, cioè se stesso, al comando. Sono certa che i Trapanesi non lasceranno cadere l’opportunità di domenica 25 per rilanciare la città».
Il botta e risposta tra Beppe Grillo e la senatrice Pamela Orrù non è che l’ultimo in ordine di tempo a proposito del ballottaggio di Trapani. In precedenza ce ne era stato un altro, sebbene indiretto, tra il ministro degli Esteri Angelino Alfano e il sottosegretario alla Salute Davide Faraone. Alfano al fianco di Fazio, aveva definito rispettoso delle istituzioni e dignitoso il comportamento di Fazio, Faraone ha risposto definendo scandaloso il comportamento di Alfano.