La mattina mi sveglio, mi alzo dal letto, mi guardo allo specchio. Sono bello, ma ancora non al cento per cento. Per essere una bella persona devo essere una persona bella! Adesso faccio una doccia e sistemo ogni mio capello, ogni angolo della mia immagine. Si, perché al giorno d’oggi l’immagine è importante, anzi è tutto, inutile prenderci in giro. Poi, per uno come me che ha certamente delle doti superiori a quelle dei comuni mortali è doveroso non farle passare inosservate. Ritorno allo specchio. Oddio, un pizzico di pancetta comincia a farsi vedere! Che idiota, perché ho abbandonato la palestra? Devo assolutamente reiscrivermi ai corsi di zumba, spinning e body building, anzi, chiamo subito il mio personal trainer, spero di cominciare al più presto, domani… meglio oggi. Oh, no! Non ho l’abbigliamento adatto, quello dello scorso anno è ormai fuori moda e poi, se gli amici in palestra mi vedessero con gli abiti dell’anno scorso… che figura! Poi, sono certo di incontrare ancora una volta quel pallone gonfiato che si crede un grande atleta… gli farò vedere io di che pasta sono fatto, nel giro di qualche settimana diventerò la stella della palestra, mi guarderanno tutti. Ok, stasera rinnoverò il mio guardaroba per la palestra, adesso mi preparo per andare al lavoro. A proposito di lavoro, anche oggi dovrò avere a che fare con quegli sciocchi dei miei colleghi che continueranno ancora una volta a dirmi che posso migliorare il mio modo di lavorare, il mio modo di pormi con i clienti… ma che ne sanno loro? Come si permettono di giudicarmi? Io sono perfetto, se la gente è maleducata e non capisce non è mica colpa mia. La verità è che sono sprecato per questo posto, una persona come me non dovrebbe stare qui ad avere a che fare con questa massa d’ignoranti. Io avrei dovuto nascere in un altro posto, dove sarebbe stato valorizzato mio vero talento, io dovrei essere un grande manager, non dovrei di certo stare con questo gruppo di incapaci che, per di più, si permette di giudicarmi…
Tutti questi, sono i tipici pensieri del narcisista, ovvero una persona che ha la netta convinzione di essere il più bello, il più capace, il migliore in ogni campo della sua esistenza. Il narcisista odia essere giudicato e, al contrario, gode a notare i difetti degli altri ed a giudicarli senza pietà. Questi pensieri risultano disfunzionali in quanto il narcisista è continuamente ossessionato dalla sua immagine e dal suo senso di grandiosità su sé stesso; la tendenza ad alimentare il suo ego smisurato, la tendenza a voler essere amato incondizionatamente, lo induce a distruggere tutto ciò che può mettere in discussine l’immagine onnipotente di sé. Ecco allora che il narcisista litiga oltremodo con chi lo critica e tende a circondarsi solo di coloro che riescono ad “osannare” le sue qualità. In funzione di tali atteggiamenti, il narcisista non riesce ad intrattenere delle relazioni stabili e riesce a legarsi solo con delle persone che tendenzialmente hanno una scarsa autostima ed accettano (spesso soffrendo) una posizione di inferiorità rispetto alla superiorità assoluta che impone il narcisista. L’io del narcisista è come un serbatoio bucato che non riesce mai a sentirsi sufficientemente pieno e deve costantemente e voracemente alimentarsi della stima degli altri, senza mezzi termini. Purtroppo, i disturbi narcisistici sono ego-sintonici, ovvero l’io del narcisista non percepisce minimamente di essere disfunzionale per sé e per gli altri, ma è fermamente convinto che sia il mondo esterno a sé a non riconoscergli il giusto valore.
Fabio Settipani
Psicologo – Psicoterapeuta