Aspro il giudizio della Procura di Trapani contro l’ex sindaco Mimmo Fazio. La difesa: “ha lasciato la politica”. Oggi discussione al Tribunale del riesame, decisione forse questione di ore
Il comportamento elettorale tenuto dall’ex sindaco ed ex deputato regionale Girolamo Fazio è stato oggetto della memoria presentata dalla Procura di Trapani al Tribunale del riesame che oggi ha tenuto udienza per discutere il ricorso dei pm trapanesi, Cartosio, Sardoni e Belvisi, contro l’ordinanza del gip Brignone con la quale il 3 giugno scorso Fazio ha potuto lasciare gli arresti domiciliari, restando però indagato, con la misura cautelare del divieto di soggiorno a Palermo, nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta tangentopoli del mare, denominata “Mare Monstrum”. Il Tribunale del riesame oggi ha ascoltato le parti, pubblica accusa e difesa, e si è riservato di decidere. Non è da escludere che la decisione possa essere presa già nelle prossime ore. I pm hanno chiesto il ripristino degli arresti domiciliari, la difesa ovviamente ha contestato ricorso e memoria presentata dai magistrati e ha sostenuto la insussistenza di ragioni che possano comportare misura cautelare così drastica. La difesa ha respinto ogni contestazione ed ha evidenziato la decisione di Fazio di ritirarsi dall’attività politica anche con le dimissioni da deputato regionale. Come è noto, la Procura di Trapani ha presentato ricorso contro la scarcerazione, all’indomani del primo turno elettorale amministrativo, quello dell’11 giugno, e che ha visto Fazio il più votato tra i cinque candidati sindaci in corsa per Palazzo D’Alì, destinato così ad affrontare il ballottaggio del 25 giugno contro il “dem” Savona. Un ricorso pesante, il cui contenuto oggi appreso, anche se non nella sua totalità, fa meglio comprendere cosa abbia indotto Fazio a rinunciare al ballottaggio del 25 giugno. Fazio si è trovato infatti ancora di più sotto accusa, per il ritenuto dai magistrati incombente pericolo di inquinamento delle prove, capacità che i pm hanno tratto anche dal suo “comportamento elettorale”. I pubblici ministeri infatti hanno evidenziato come un vero e proprio pericolo per la prosecuzione delle indagini sulle “mazzette” che sarebbero state corrisposte dall’armatore Morace, l’eventuale elezione di Fazio, così come alla stessa stregua hanno sottolineato che anche in caso di mancata elezione l’ex sindaco, indagato per corruzione e traffico di influenze, restando libero sarebbe stato in grado di esercitare un ruolo politico finendo con l’incidere sullo stesso sviluppo delle indagini, grazie anche alla grande capacità di influenza politica. I pm hanno infatti ricostruito nel ricorso passo passo il comportamento di Fazio all’indomani del suo ritorno in libertà.Avrebbero quindi evidenziato una campagna elettorale pericolosamente condizionata e condizionabile. Fazio, pensando più ai suoi problemi giudiziari e non più alla campagna elettorale, forse ha così ritenuto di sgombrare il campo da ogni sospetto, per evitare il ritorno agli arresti domiciliari, ritirandosi dal ballottaggio, ma anche questo passaggio è stato colto negativamente dalla Procura di Trapani. Nella memoria presentata lo scorso 27 giugno in occasione della prima udienza dinanzi al Tribunale del riesame, le parole dei pubblici ministeri sono state ancora più gravate da valutazioni negative sull’indagato Fazio. Per i pm l’avv. Girolamo Fazio sarebbe soggetto parecchio spregiudicato ed avrebbero indicato come prova il comportamento elettorale dell’ex sindaco,quasi a descrivere il personaggio come politico caratterizzato da una sorta di criminalità latente. Come si ricorderà il candidato Fazio ufficialmente si era presentato ai giornalisti annunciando il ritiro dal ballottaggio, dicendo che la decisione era stata assunta per il bene della città, per l’attacco mediatico che dalla sua persona si sarebbe certamente spostato sull’intera città. Ricorso e sopratutto la memoria dei pm sembrano raccontare un’altra storia. La decisione dei giudici del riesame potrebbe arrivare anche nella giornata di domani, in caso di accoglimento del ricorso della Procura però la misura cautelare non verrebbe applicata per il quasi sicuro ricorso in Cassazione da parte della difesa dell’ex sindaco. Così come in caso di decisione favorevole a Fazio il ricorso in Cassazione potrebbe arrivare dalla Procura di Trapani.