Estate Liberi in azione sul Monte Bonifato

Di Silvia Di Gregorio e Nicole Arena

ALCAMO. I campisti di Estate Liberi ripartono con le attività di volontariato per la salvaguardia del Monte Bonifato di Alcamo, un comune della provincia di Trapani, con l’obiettivo di tutelare e difendere l’intera area archeologica e naturale del monte. Le attività di volontariato, che ogni anno vengono svolte durante il periodo estivo, specialmente nei periodi in cui vengono appiccati più incendi dolosi, sono svolte principalmente da ragazzi provenienti da tutta Italia, e non solo, che decidono di dedicare otto giorni a questa particolare esperienza.

Il fine non è solo quello di prevenire ed evitare eventuali incendi, come quelli già avvenuti negli anni precedenti che hanno causato diversi danni ambientali e paesaggistici, ma anche e soprattutto quello di parlare di legalità e antimafia. Oltre ad intervenire con rastrelli, cesoie, guanti e buona volontà nell’area circostante, i ragazzi hanno anche l’occasione di partecipare a degli incontri formativi con alcune delle vittime di mafia che, attraverso le loro testimonianze, danno la possibilità a questi giovani di conoscere da vicino realtà difficili, di cui spesso si parla solo superficialmente. L’idea è quindi quella di lasciare a ciascun ragazzo un’importante esperienza formativa, che metta insieme l’impegno per la tutela dei beni comuni e la responsabilità verso il proprio territorio.

Nel corso della prima giornata i campisti si sono dedicati alle attività di pulizia e manutenzione nell’area interessata. Per molti di loro questa è la prima esperienza sul monte, infatti sono entusiasti ed emozionati di prendervi parte. Le loro aspettative sono quelle di mettersi alla prova in queste attività, ricavandone un’esperienza formativa concreta, anche del ripristino della legalità; in questo modo avranno l’occasione di conoscere da vicino realtà che normalmente non hanno la possibilità di approfondire.

 “Un conto è guardare le cose in tv, una cosa è viverle realmente”, dice un ragazzo romano che ha preso parte al progetto. Proprio per questo motivo, tra le diverse attività, i volontari hanno partecipato all’anniversario della strage di via d’Amelio, avvenuta 25 anni fa, per ricordare Paolo Borsellino e approfondire, così, la sua storia. Nel fine settimana, invece, i ragazzi hanno toccato con mano le attività di un bene confiscato a Castellammare del Golfo, facendo attività di manutenzione e pulizia. Il prossimo campo è previsto durante il mese di Agosto.

Questa esperienza per loro si è conclusa con una nuova consapevolezza, quella di poter dare e trasmettere importanza, attraverso la salvaguardia del monte, inteso come bene comune da proteggere, e l’attenzione verso i beni confiscati alle mafie.

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