TRAPANI. La chiusura oramai prossima della pista dell’aeroporto d Trapani-Birgi, per la manutenzione straordinaria sulla pista di volo, con la conseguente sospensione di tutti i collegamenti aerei da lunedì 6 novembre a lunedì 11 dicembre 2017, era stata annunciata prima dell’estate in corso “sicuramente ai più distratti non era stata percepita come un disagio o meglio ancora come possibile danno economico” – ha sottolineato in Senatore del M5S Maurizio Santangelo.
“Si, perché la notizia degli spostamenti dei voli su Pisa e Brussels Charleroi sono l’ultima tegola sia per gli abitanti del territorio che utilizzano queste tratte, ma anche per chi comunque opera nel settore turistico.
Quest’ultimi- afferma Vincenzo Maurizio Santangelo – sono stati già in passato, vedasi la crisi libica del 2011, limitati nell’operatività dello scalo aeroportuale per un pari periodo a questo, subendo cancellazioni e quant’altro con seri danni economici, ora la situazione contingente non sarà la guerra, ma è la manutenzione della pista.
Trattandosi di una pista di proprietà dell’Aeronautica Militare, probabilmente questa opera è stata programmata dal Genio Militare della Difesa, aggiungo che ben venga, sopratutto a garanzia della sicurezza del traffico aeromobile, ma è legittimo chiedersi se non vi erano altre soluzioni, meno dolorose a questa che vede la determinazione di enormi disagi ad un intero territorio, che invece porterà vantaggio all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo.
Delle domande le porrò comunque a chi di competenza specie al Ministero della Difesa, con una interrogazione parlamentare, magari stiamo preparando il terreno per le mosse strategiche militari nel mediterraneo. Lo sappiamo tutti che in questi anni l’aeroporto è servito anche per i voli sperimentali dei droni Hammerhead, dove era stata emessa una notificazione (NOTAM B2914) ai piloti di aeromobili in transito dallo scalo trapanese che annunciava la possibilità di ritardi nelle operazioni di decollo e atterraggio a Birgi per le attività di velivoli militari UAV senza pilota nel periodo compreso tra l’11 giugno e il 30 settembre 2017, cioè proprio nei mesi in cui è maggiore il traffico aereo passeggeri nell’importante scalo siciliano. Forse i ritardi erano dovuti a questo e non ai bagagli.
A pensar male ci vuol poco, tutto pianificato per bene sempre a tutela dell’industria bellica.
Sicuramente – conclude il Senatore Santangelo – scriverò a chi di dovere, al Presidente dell’Airgest, della Regione Siciliana e al Ministero dei Trasporti, per dei chiarimenti dovuti alla comunità trapanese, credo che sia il minimo sindacale”.
Intanto da Ryanair fanno sapere che “i clienti interessati sono stati informati via mail, ed è stato consigliato loro di accedere al sito Ryanair.com per ulteriori aggiornamenti e informazioni su possibili rotte alternative – afferma Robin Kiely, capo della comunicazione di Ryanair -. Ci scusiamo con i clienti che saranno coinvolti dalla chiusura della pista, che è un avvenimento al di fuori del nostro controllo”.