Incardinato daccapo il procedimento, continuerà il 20 settembre. Produzione di documenti da accusa e difesa nel procedimento di misura di prevenzione nei confronti dell’ex sottosegretario all’Interno
La costituzione di un nuovo collegio ha provocato un rinvio dell’udienza odierna dove è imputato dinanzi al Tribunale delle misure di prevenzione l’ex sottosegretario all’Interno, senatore Tonino D’Alì. Nei confronti del parlamentare trapanese e leader locale di Forza Italia la Dda di Palermo ha chiesto la sorveglianza speciale, da qui il procedimento che oggi però è stato incardinato daccapo, dopo una prima udienza del luglio scorso, a causa della nomina di un nuovo collegio. La Procura di Palermo con il pm Pierangelo Padova ha insistito per l’applicazione della sorveglianza chiedendo l’acquisizione delle intercettazioni che in carcere hanno riguardato il conclamato boss mafioso di Brancaccio, Giuseppe Graviano. Richiesta che era stata già fatta già nella precedente udienza e dunque è stata ripetuta. La difesa con l’avv. Arianna Rallo ha prodotto una copiosa documentazione accompagnata anche da una memoria nella quale si sostiene la infondatezza della proposta di applicazione della sorveglianza speciale. Sui documenti prodotti dalla difesa il pm si è riservato da dare il proprio parere, lo stesso pm ha anticipato la produzione di ulteriore documentazione. Il procedimento proseguirà il 20 settembre.